Le due società del Gruppo illimity, neprix, servicer attivo nella gestione di crediti distressed corporate, e Abilio, player di riferimento nella vendita e acquisto di beni immobili e strumentali provenienti da procedure, società di leasing e vendite volontarie, presentano i principali risultati dell’Osservatorio Immobiliare delle Vendite Giudiziarie.
Lo studio analizza le dinamiche relative alle vendite giudiziarie immobiliari in Italia, avviate sia nell’ambito di procedure esecutive che concorsuali tra il 1° gennaio 2019 e dicembre 2022, con l’obiettivo di analizzarne l’evoluzione anche alla luce della pandemia, evidenziandone peculiarità, criticità e opportunità.
Dallo studio emerge che le vendite giudiziarie ripartono dopo la contrazione del 2020 e 2021 seppur con volumi ancora lontani da quelli pre–pandemia, con registrati 190mila esperimenti (+3,4% sul 2021) per un volume di base d’asta pari a 32 miliardi (+1,6% sul 2021).
A livello geografico, la ripresa delle vendite è generalizzata su tutto il territorio nazionale con una incidenza maggiore nelle regioni del Centro, Sud e Isole e minore nelle regioni del Nord Italia.
Guardando alle diverse tipologie di procedure connesse alle vendite, lo studio evidenza che in ambito esecutivo, dopo la conclusione nel giugno 2021 della fase di sospensione emergenziale delle vendite che perdurava dal 2020, si è assistito ad una crescita costante del numero di esperimenti, passati dai 94mila del 2020 ai 142mila del 2022, livello che resta comunque inferiore a quello pre–pandemia (171mila esperimenti del 2019).
In ambito concorsuale, invece, la ripresa del numero degli esperimenti risulta più incerta con volumi nel 2022 (49mila) superiori a quelli del 2020 (41mila), ma inferiori sia a quelli del 2021 (58mila) che a quelli pre–pandemia del 2019 (62mila). La minore crescita si deve all’effetto combinato della diminuzione delle procedure dichiarate nel periodo emergenziale, e dell’incertezza del contesto normativo, con il rinvio dell’entrata in vigore del Codice della Crisi posticipato al 15 luglio 2022.
Il “Magazzino” risulta sempre più datato: la quota di vendite collegate a procedure
avviate da oltre 6 anni è passata dal 31% del 2019 al 41% del 2022.
avviate da oltre 6 anni è passata dal 31% del 2019 al 41% del 2022.
In accelerazione la digitalizzazione delle vendite, in crescita del 42%: nel 2022 il 77%
delle aste esecutive si è svolta in modalità telematica (vs 33% al 31.03.2019).
delle aste esecutive si è svolta in modalità telematica (vs 33% al 31.03.2019).
Cresce al 40% il supporto ai Tribunali di soggetti terzi specializzati nella gestione commerciale, tecnologica ed efficiente delle vendite (vs 26% a fine anno 2019).
Infine, l’Osservatorio analizza l’andamento delle procedure fallimentari. Dal 2018 al 2021 (con il 2022 che si conferma in linea) il numero di procedure dichiarate è mediamente dimezzato, se non ridotto addirittura ad un terzo in taluni tribunali, passando da 10.500
del 2019 a 5.500 nel 2022.
del 2019 a 5.500 nel 2022.
Alcuni indicatori macro economici suggeriscono una potenziale crescita dei volumi delle future procedure diversa da quella che si rileverebbe dalla sola lettura del trend delle vendite giudiziarie dichiarate nel corso degli ultimi anni.
Tra questi, in particolare, lo studio evidenzia il livello elevato di stock dei crediti deteriorati UTP da un lato (34 miliardi a giugno 2022) e quello in aumento dei crediti performing ad alto rischio di deterioramento Stage 2 (224 miliardi a giugno 2022), presenti oggi nei bilanci delle banche italiane.
Tra questi, in particolare, lo studio evidenzia il livello elevato di stock dei crediti deteriorati UTP da un lato (34 miliardi a giugno 2022) e quello in aumento dei crediti performing ad alto rischio di deterioramento Stage 2 (224 miliardi a giugno 2022), presenti oggi nei bilanci delle banche italiane.