Prosegue in positivo la seduta delle borse europee mentre i futures di Wall Street scambiano in frazionale rialzo, in attesa dell’uscita questo pomeriggio del dato chiave sull’inflazione statunitense a novembre.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,9% in area 24.520 punti. Bene anche il Dax di Francoforte (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%).
Il focus dei mercati è rivolto principalmente al report sui prezzi al consumo Usa, che secondo le attese dovrebbero rallentare al 7,3%, segnando il dato più basso di quest’anno e il quinto mese consecutivo in diminuzione, anche se ancora ben al di sopra del target del 2% della Fed.
In ogni caso, se tale previsione dovesse essere confermata giustificherebbe un rallentamento nel ritmo dei rialzi dei tassi di interesse da parte dell’istituto di Washington, che domani dovrebbe annunciare una stretta da 50 punti base.
Sempre in tema banche centrali, giovedì sarà invece il turno della Bce, che dovrebbe seguire l’esempio della sua omologa americana optando per un incremento di mezzo punto percentuale, e della Bank of England.
Sul fronte macro, migliora ancora l’indice Zew sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi, aumentato oltre le attese a dicembre a -23,3 punti (-26,4 punti il consensus) dai -36,7 punti registrati il mese precedente.
Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, in attesa degli appuntamenti chiave di questa settimana. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,053 e il dollaro/yen a 137,6.
Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,6%) a 79,2 dollari e il Wti (+1,3%) a 74,1 dollari, tra l’ottimismo per l’allentamento delle restrizioni Covid in Cina e mentre resta chiuso l’oleodotto Keyston in Nord America.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si mantiene in area 188 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,83%.
Tornando a Piazza Affari, deboli le utilities Italgas (-1,5%), Hera (-0,8%) Terna (-0,8%) e A2A (-0,6%), nel giorno in cui Antitrust ha avviato sette procedimenti istruttori nei confronti delle principali società fornitrici di energia elettrica e di gas per modifiche illegittime dei prezzi.
In ribasso anche Leonardo (-1,2%) e Diasorin (-1%), mentre gli acquisti premiano in particolare Banco Bpm (+3,7%), dopo che Enasarco è entrata nel capitale della banca con l’1,97%, Pirelli (+3,2%), Stm (+3,1%) e Tenaris (+2,9%).