Mercati – Gli eurolistini accelerano al rialzo, pioggia di acquisti sul Ftse Mib (+2,4%)

I listini europei accelerano al rialzo in scia all’andamento brillante di Wall Street dopo il rallentamento oltre le attese dell’inflazione statunitense.

A Milano il Ftse Mib guadagna il 2,4% in area 24.893 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+2,6%), il Cac 40 di Parigi (+2,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,9%) e il Ftse 100 di Londra (+1,4%). Oltreoceano il Nasdaq sale del 3,7%, lo S&P500 del 2,7% e il Dow Jones dell’1,7%.

A novembre l’indice dei prezzi al consumo negli Usa ha registrato +0,1% su base mensile rispetto al +0,3% del consensus e al +0,4% di ottobre. Anno su anno la variazione si attesta a +7,1%, inferiore alle attese (+7,3%) e dopo il +7,7% del mese precedente.

Il dato rappresenta la lettura più bassa dell’ultimo anno e il quinto rallentamento consecutivo dell’inflazione.

Inflazione che si mantiene comunque ancora ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della Fed ma sufficiente a giustificare un allentamento del ritmo della stretta monetaria con la previsione di un ritocco da 50 punti base da parte dell’istituto americano nel meeting che terminerà domani sera.

Sempre in tema banche centrali, giovedì sarà invece il turno della Bce, che dovrebbe seguire l’esempio della sua omologa americana optando per un incremento di mezzo punto percentuale, e della Bank of England.

Stamane, dall’agenda macro, è emerso che l’indice Zew sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi, è migliorato oltre le attese a dicembre a -23,3 punti (-26,4 punti il consensus) dai -36,7 punti registrati il mese precedente.

Intanto sul forex, il cambio euro/dollaro risale a quota 1,065 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen ridiscende in area 134,9.

Tra le materie prime, le quotazioni del greggio si muovono in rialzo con il Brent (+2,4%) a 79,9 dollari e il Wti (+2,4%) a 74,9 dollari in scia alla fiducia per l’allentamento delle restrizioni Covid in Cina mentre resto chiuso l’oleodotto Keystone in Nord America.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread BTP-Bund cala di 3 bp a 185 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,73%. Stamane il Tesoro ha collocato BTP per l’intero ammontare offerto di 7 miliardi di cui 2 miliardi e 1,5 miliardi di titoli triennali con scadenza rispettivamente 15 gennaio 2026 e 15 dicembre 2024 e 3,5 miliardi di BTP settennali con scadenza 15 dicembre 2029.

Tornando a Piazza Affari, i titoli del Ftse Mib passano tutti in positivo con gli acquisti che premiano soprattutto Pirelli (+5,9%), Stm (+5,1%), Interpump (+4,8%) e Moncler (+4,3%).