Mercati Usa – Apertura in forte rialzo, precipitano dollaro e rendimenti bond

Partenza in forte rialzo a Wall Street, dopo che la frenata superiore alle attese dell’inflazione americana a novembre ha rafforzato l’ottimismo su un atteggiamento meno aggressivo della Federal Reserve.

Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq balza del 3,5%, lo S&P 500 del 2,6% e il Dow Jones dell’1,9%.

A novembre i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,1% su base mensile, al di sotto dell’incremento dello 0,3% previsto dal consensus e dopo il +0,4% registrato il mese precedente.

Su base annua, il dato ha segnato un +7,1%, rispetto al +7,3% atteso dagli analisti e al +7,7% di ottobre. L’indice core ha registrato un +6% (+6,1% il consensus) dal +6,3% del mese precedente.

Si tratta della lettura più bassa di quest’anno e il quinto mese consecutivo in diminuzione che, seppure ancora ben al di sopra del target del 2% della Fed, giustifica un rallentamento nel ritmo dei rialzi dei tassi di interesse da parte dell’istituto di Washington.

La banca centrale americana domani dovrebbe optare per una stretta da 50 punti base, mentre gli operatori hanno abbassato le previsioni sul picco del costo del denaro al 4,88% a maggio 2023.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, dopo due giorni consecutivi di guadagni. Il cambio euro/dollaro balza a 1,066 in attesa del meeting della Bce di giovedì, mentre il dollaro/yen crolla del 2% sotto quota 135.

Nel comparto obbligazionario precipitano i rendimenti i rendimenti dei Treasury, con il tasso sul decennale in calo di diciotto punti base al 3,43% e quello del biennale di ventuno punti base al 4,16%.

Tra le materie prime, infine, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+2,4%) a 79,9 dollari e il Wti (+2,5%) a 75 dollari, tra l’ottimismo per l’allentamento delle restrizioni Covid in Cina e mentre resta chiuso l’oleodotto Keystone in Nord America.