In attesa del dato macroeconomico odierno sull’andamento dei prezzi al consumo nel mese di novembre e della riunione della Federal Reserve domani, Wall Street rompe gli indugi e anticipa entrambe le decisioni favorevoli al mercato accelerando nella seconda parte della seduta.
Tutti e quattro gli indici principali chiudono sui massimi intraday con il Dow Jones che guadagna l’1,6%, lo S&P500 l’1,4%, il Nasdaq l’1,3%. In grande evidenza il Dow Jones Transportation il quale, in meno di due ore, guadagna oltre il tre e mezzo per cento.
In recupero tra l’uno ed il tre per cento tutta la pattuglia dei titoli tecnologici a larga capitalizzazione, ad eccezion di Tesla che continua il momento difficile cedendo un altro sei per cento e ritocca il nuovo minimo dell’anno.
VIX in controtendenza ed in rialzo del nove per cento a 25 punti.
Sul mercato obbligazionario i rendimenti continuano la fase ascendente salendo di tre punti base sulla scadenza governativa decennale al 3,61%.
Tra le materie prime, seduta vivace per il petrolio che guadagna il tre per cento e chiude a 73,5 dollari al barile.
In ribasso, invece, i due principali metalli preziosi – oro ed argento – entrambi di oltre un punto percentuale, al pari del platino di quasi il tre per cento.
Buon rialzo di tutte le materie prime agricole con frumento, mais e soia in guadagno di circa tre punti percentuali ed il caffè di quasi il doppio.
Sul mercato valutario, il dollaro risale la china fino a 1,055 nei confronti della moneta unica.