Mattinata in rialzo per i tassi europei con lo sguardo che resta puntato sull’agenda macroeconomica e sulle banche centrali. Sold out nell’asta odierna di BTP 3 e 7 anni.
I principali listini continentali si muovono positivi con il Ftse Mib a +0,9%.
Gli analisti si aspettano che l’inflazione statunitense, in calendario oggi pomeriggio, registrerà il valore più basso di quest’anno, alimentando le attese di una Federal Reserve “meno aggressiva”.
Nel dettaglio, il consensus stima una variazione dell’indice dei prezzi al consumo a stelle e strisce di novembre del 7,3% a/a, che rappresenterebbe la lettura più bassa in 11 mesi con un quinto rallentamento consecutivo.
Si tratterebbe di un’inflazione comunque ancora ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della Fed ma sufficiente a giustificare un allentamento del ritmo della stretta monetaria con la previsione di un ritocco da 50 punti base nel meeting di domani.
Giovedì sarà il turno della Bce con il consensus che indica un analogo aumento del costo del denaro.
Tornando all’obbligazionario, stamane il Tesoro ha collocato BTP per l’intero ammontare offerto di 7 miliardi di cui 2 miliardi e 1,5 miliardi di titoli triennali con scadenza rispettivamente 15 gennaio 2026 e 15 dicembre 2024 e 3,5 miliardi di BTP settennali con scadenza 15 dicembre 2029.
Nel frattempo il rendimento del BTP decennale sale di 6 bp al 3,84%, con uno spread a stabile a 189 punti, mentre oltreoceano il tasso del T-Bond è sostanzialmente invariato al 3,6%.