Nella seduta di ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un +1,6%, a fronte del +1,4% dell’analogo indice europeo e del +1,4% messo a segno dal Ftse Mib.
Chiusura in rialzo per le borse europee dopo la frenata superiore alle attese dell’inflazione a stelle e strisce a novembre e in attesa della riunione della Federal Reserve di oggi. Sul Forex il cambio euro/dollaro balza a 1,065, mentre sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene in area 187 punti base, con il rendimento del decennale americano al 3,78%.
Tra le Big del settore, guida Banco Bpm con un +4,1%. Fondazione Enasarco ha concluso l’acquisto di 29.850.000 azioni di Banco BPM (%), pari circa l’1,97% del capitale sociale, attraverso una procedura di Reverse Accelerated Bookbuilding rivolta esclusivamente a investitori qualificati e investitori istituzionali esteri. Il corrispettivo è stato pari a 3,40 euro per ciascuna azione (rispetto a 3,16 euro della chiusura della seduta precedente), per un esborso complessivo di circa 101,5 milioni.
Segue Intesa Sanpaolo (+1,6%) che è l’unica banca italiana inserita nella Climate Change “A List” di CDP.
La stessa Intesa ha presentato l’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani per il 2022.
Bene anche UniCredit (+1,3%) che ha concluso un accordo con Credit Factor e con un veicolo di cartolarizzazione gestito da KRUK SA per la cessione pro-soluto di un portafoglio di crediti in sofferenza derivanti da contratti di credito chirografario a clientela del segmento privati.
Tra le Mid e Small Cap spicca MPS (+6,5%).