Mercati – Eurolistini procedono sottotono, Milano a -0,2%

I listini europei proseguono in flessione in scia alla partenza cauta di Wall Street in attesa questa sera dell’appuntamento chiave con la decisione della Federal Reserve.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,2% in area 24.591 punti. In flessione anche il Dax di Francoforte (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%),, mentre l’Ibex 35 di Madrid resiste sopra la parità (+0,1%). Oltreoceano lo S&P 500 e il Nasdaq guadagnano lo 0,5%, e il Dow Jones lo 0,4%.

L’attenzione degli operatori è rivolta alle indicazioni sulla traiettoria della politica monetaria a stelle e strisce che emergeranno al termine oggi della riunione del Fomc e dalla successiva conferenza stampa del chairman Jerome Powell.

Se da una parte il report di ieri sull’inflazione Usa inferiore alle attese ha innescato un rally di azioni e bond, dall’altra i guadagni sono stati smorzati dai dubbi sulla risolutezza della Fed a continuare ad alzare i tassi di interesse.

Dato per scontato un rialzo da 50 punti base al termine del meeting di oggi, gli investitori restano quindi alla finestra per eventuali segnali su quando terminerà il ciclo di aumenti del costo del denaro e se è possibile attendersi un taglio dei tassi il prossimo anno.

Secondo alcuni, infatti, dopo la stretta di oggi, la Fed procederà con un ulteriore incremento complessivo da mezzo punto percentuale, per poi abbassare il costo del denaro dello stesso ammontare entro la fine del 2023.

Sempre in tema banche centrali, domani sarà il turno della Bce, che dovrebbe seguire l’esempio della sua omologa americana optando per un incremento di mezzo punto percentuale, e della Bank of England.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro a 1,065 in attesa del meeting della Bce di domani e il dollaro/yen tornato sotto quota 135.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,7%) a 82,1 dollari e il Wti (+2%) a 76,9 dollari, dopo le previsioni dell’Opec e dell’Agenzia Internazionale dell’Energia che indicano una ripresa della domanda di petrolio nel 2023.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale di circa 7 punti base in area 192 con il rendimento del decennale italiano al 3,85%, dopo il giudizio “complessivamente positivo” della Commissione europea alla manovra delineata dal Governo Meloni. Alcune misure, tuttavia, sono considerate “incoerenti”. In particolare, sul fronte delle pensioni e dell’evasione fiscale, incluso sull’uso obbligatorio dei pagamenti elettronici e la soglia legale dei pagamenti in contanti.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare DiaSorin (+2,8%), seguita da Amplifon (+1,1%) e Tenaris (+1%), mentre arretrano Iveco (-2,1%), Unipol (-1,4%) e Azimut (-1,1%).