Prosegue in ribasso la seduta delle borse europee, mentre i futures di Wall Street oscillano intorno alla parità in attesa questa sera dell’appuntamento chiave con la riunione della Federal Reserve.
A Milano il Ftse Mib cede lo 0,4% in area 24.540 punti. In calo anche il Dax di Francoforte (-0,8%), il Cac 40 di Parigi (-0,7%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%).
Sui mercati si accende il dibattito sulla possibilità che l’inflazione si sia raffreddata abbastanza da incoraggiare la banca centrale americana a rallentare il ritmo delle strette monetaria.
Se da una parte il report di ieri sui prezzi al consumo Usa inferiore alle attese ha innescato un rally di azioni e bond, dall’altra i guadagni sono stati smorzati dai dubbi sulla risolutezza della Fed a continuare ad alzare i tassi di interesse.
Dato per scontato un rialzo da 50 punti base al termine del meeting di oggi, gli operatori restano quindi alla finestra per eventuali segnali su quando terminerà il ciclo di aumenti del costo del denaro e se è possibile attendersi un taglio dei tassi il prossimo anno.
Sempre in tema banche centrali, domani sarà invece il turno della Bce, che dovrebbe seguire l’esempio della sua omologa americana optando per un incremento di mezzo punto percentuale, e della Bank of England.
Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce ancora nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro risalito in area 1,065 e il dollaro/yen sceso nuovamente sotto quota 135.
Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,9%) a 81,4 dollari e il Wti (+1%) a 76,1 dollari, mentre l’Agenzia internazionale dell’energia ha alzato le stime sulla domanda mondiale per il 2022 e il 2023.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale di circa tre punti base in area 189 con il rendimento del decennale italiano al 3,87%, in attesa del giudizio di Bruxelles sulla manovra delineata dal Governo Meloni.
Tornando a Piazza Affari, bene Saipem (+1,7%) e Tenaris (+1,4%), mentre arretrano Unipol (-1,4%), Stm (-1,3%), Azimut (-1,1%), Moncler (-1,1%) e Interpump (-1,1%).