Mercati – Europa in profondo rosso nel giorno della Bce, Milano chiude a -3,5%

Chiusura in netto calo per le borse europee nel giorno della riunione della Bce, mentre prosegue in forte ribasso la seduta di Wall Street all’indomani del meeting della Federal Reserve.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -3,5% a 23.726 punti. In rosso anche il Dax di Francoforte (-3,3%), il Cac 40 di Parigi (-3,1%), l’Ibex 45 di Madrid (-1,7%) e il Ftse 100 di Londra (-0,9%). Oltreoceano, il Nasdaq perde il 3%, lo S&P 500 il 2,6% e il Dow Jones il 2,4%.

L’Eurotower si è aggiunta alla banca centrale americana nel dipingere un quadro a tinte fosche per l’inflazione nei prossimi mesi, sottolineando la necessità di nuove strette e smorzando le speranze di una svolta più accomodante nel breve periodo.

Come da attese, Francoforte ha alzato il costo del denaro di 50 punti base, al pari di quanto fatto ieri dalla Fed, prevedendo ulteriori incrementi alla luce della consistente revisione al rialzo delle prospettive di inflazione.

In particolare, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse debbano ancora aumentare in misura significativa a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dei prezzi all’obiettivo del 2% nel medio termine.

Gli operatori valutano inoltre una serie di dati macroeconomici provenienti dagli Usa. Se da una parte le vendite al dettaglio a novembre sono diminuite oltre le attese, dall’altra le richieste di sussidi di disoccupazione sono risultate inferiori alle previsioni, evidenziando la solidità del mercato del lavoro americano. La produzione industriale, invece, ha registrato un calo per la prima volta da giugno.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro arretra in area 1,065 dopo aver toccato un picco oltre quota 1,07, mentre il dollaro/yen balza a 137,7. Tonfo della sterlina a 1,221 sul dollaro, dopo che la Bank of England ha anch’essa alzato i tassi di interesse di 50 punti base.

Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-2%) a 81 dollari e il Wti (-2,3%) a 75,6 dollari, appesantite dalla risalita del biglietto verde e mentre è ripresa l’operatività di una sezione dell’oleodotto Keystone in Nord America.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund balza di circa 15 punti base a 206, con il rendimento del decennale italiano al 4,14%.

Tornando a Piazza Affari, vendite in particolare su Finecobank (-6,4%), Amplifon (-5,5%), Nexi (-5,2%), Poste Italiane (-5,2%), Hera (-5%) e Stm (-5%), mentre ha resistito sulla parità Leonardo.