Prosegue in ribasso la seduta delle borse europee in attesa oggi delle decisioni della Bce, mentre i futures di Wall Street scambiano in calo all’indomani della riunione della Federal Reserve.
A Milano il Ftse Mib cede lo 0,9% in area 24.350 punti. In rosso anche il Dax di Francoforte (-1,1%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%). Oltreoceano, il derivato sul Nasdaq perde l’1,3%, quello sullo S&P 500 l’1% e quello sul Dow Jones lo 0,7%.
Come da attese, l’istituto di Washington ha alzato il costo del denaro di 50 punti base, confermando però l’intenzione di proseguire nel ciclo di strette monetarie e anticipando un picco dei tassi più alto di quanto previsto dai mercati.
Il chairman Jerome Powell ha ribadito la necessità di portare avanti la lotta all’inflazione nonostante i crescenti timori di recessione, smorzando le speranze di un possibile taglio dei tassi il prossimo anno.
Sempre in tema banche centrali, il focus si sposta ora sulle riunioni di oggi della Bce e della Bank of England, che dovrebbero seguire le orme della loro omologa statunitense optando per un incremento da mezzo punto percentuale.
Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in discesa a 1,062 dopo aver toccato i massimi da sei mesi e il dollaro/yen risalito a 136,7.
Tra le materie prime poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,1%) a 82,2 dollari e il Wti (+0,1%) a 77,3 dollari, mentre TC Energy ha riavviato una sezione dell’oleodotto Keystone in Nord America.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa tre punti base in area 194, con il rendimento del decennale italiano al 3,87%.
Tornando a Piazza Affari, bene Telecom Italia (+1,1%) e Unicredit (+1%), mentre le vendite colpiscono in particolare Stm (-2,4%), Moncler (-2,3%), Nexi (-2,2%), Amplifon (-2,2%) e Finecobank (-2,1%).