Nella seduta di ieri il Ftse Italia Banche ha riportato un -3,6%, a fronte del -2,7% dell’analogo indice europeo e del -3,5% messo a segno dal Ftse Mib.
Chiusura in netto calo per le borse europee nel giorno della riunione della Bce, mentre proseguiva in forte ribasso la seduta di Wall Street all’indomani del meeting della Federal Reserve. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è balzato di circa 15 punti base a 206, con il rendimento del decennale italiano al 4,14%.
Tra le Big del settore Banca Popolare dell’Emilia-Romagna ha chiuso le contrattazioni con un -3,5%, Banco Bpm con un -2,3%, Intesa Sanpaolo con un -4,5%, Mediobanca con un -3,6% e UniCredit con un -1,6%.
Dalla comunicazione della BCE è emerso che Unicredit rispetta ampiamente i requisiti di capitate fissati dalla banca centrale.
Anche Intesa Sanpaolo ha ricevuto la decisione finale della BCE riguardante il requisito patrimoniale da rispettare a partire dal 1° gennaio 2023 a livello consolidato, a seguito degli esiti del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP).
Stessa sorte per Banco BPM che ha anch’essa ricevuto da parte della BCE la decisione prudenziale (“SREP decision”), contenente gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process– “SREP”).
Tra le Mid Cap Banca Popolare di Sondrio ha segnato un -3,2% e Credito Emiliano un -2,4%.
La BCE ha confermato, per il 2023, il requisito di Pillar 2 (P2R) di Credem all’1,00%, collocandolo tra i migliori in Italia e in Europa tra le principali banche vigilate direttamente da Francoforte.
Infine, tra le Small, Banca Monte dei Paschi di Siena ha registrato un -0,6% come Banca Profilo mentre Banco di Desio e Brianza ha chiuso a -1,6%.