Mercati – Europa accelera al ribasso, a Milano in controtendenza Azimut (+5,6%)

Prosegue in ribasso la seduta delle borse europee in linea all’andamento in rosso dei futures di Wall Street, ampliando le perdite registrate ieri in seguito all’esito delle riunioni di Federal Reserve e Bce.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,8% in area 23.550 punti. In calo anche il Cac 40 di Parigi (-1,5%), il Ftse 100 di Londra (-1,3%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%) e il Dax di Francoforte (-1,1%).

Il sentiment degli investitori è appesantito dalla conferma da parte delle banche centrali dell’intenzione a proseguire nella lotta all’inflazione, accentuando le preoccupazioni per l’outlook dell’economia globale.

Gli economisti vedono ora una probabilità del 60% di una recessione negli Stati Uniti e dell’80% in Europa, dopo aver diminuito le aspettative di un picco dei tassi di interesse più basso di quanto anticipato e allontanato l’ipotesi di tagli al costo del denaro nel 2023.

Sul fronte macro, la stima preliminare dell’indice Pmi manifatturiero di dicembre dell’Eurozona si è attestata a 47,8 punti, al di sopra delle attese degli analisti e del dato di novembre, entrambi a 47,1 punti, ma rimanendo sotto la soglia di 50 (spartiacque tra espansione e recessione) per il sesto mese consecutivo.

L’indice Pmi Servizi è salito a 49,1 punti, rispetto ai 48,5 punti del consensus e del mese precedente, mentre l’indice composito si è fissato a 48,8 punti, al di sopra delle previsioni degli analisti (47,9 punti) e ai 47,8 punti di novembre.

Sempre nell’Eurozona, la lettura finale dell’indice dei prezzi al consumo di novembre è stata rivista al 10,1%, dal 10% della stima preliminare e rispetto al 10,6% del mese precedente.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro è stabile a 1,062, mentre il dollaro/yen arretra a 137,1. Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-2,5%) a 79,1 dollari e il Wti (-2,6%) a 74,1 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund balza di undici punti base in area 216, con il rendimento del decennale italiano al 4,35%.

Tornando a Piazza Affari, in luce Azimut (+5,6%) dopo l’intesa con Unicredit (+0,8%) per supportare lo sviluppo dell’Asset Management in Italia. Vendite, invece, in particolare su Diasorin (-4,5%), Moncler (-2,8%), Recordati (-2,3%), Interpump (-2,2%), Saipem (-2,1%) e Stm (-2,1%).