Mercati – Europa chiude in calo, Milano (-0,2%) limita le perdite con Azimut (+6%) in luce

Chiusura negativa per le borse europee mentre prosegue in rosso la seduta di Wall Street, al termine di una settimana scandita dagli appuntamenti con le riunioni di Federal Reserve e Bce.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,2% a 23.688 punti. In calo anche l’Ibex 35 di Madrid (-1,3%), il Ftse 100 di Londra (-1,3%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%) e il Dax di Francoforte (-0,7%). Oltreoceano, lo S&P 500 perde l’1,5%, il Nasdaq l’1,3% e il Dow Jones l’1,1%.

Il sentiment degli investitori è appesantito dalla conferma da parte delle banche centrali dell’intenzione a proseguire nella lotta all’inflazione, accentuando le preoccupazioni per l’outlook dell’economia globale.

Sia il presidente della Fed, Jerome Powell, che quello della Bce, Christine Lagarde hanno ribadito la necessità che i tassi di interesse salgono ancora e più a lungo per riportare i prezzi verso il target del 2%.

Dichiarazioni che hanno smorzato le aspettative di un picco del costo del denaro più basso di quanto anticipato nel 2023, oltre ad allontanare le speranze di poter assistere a dei tagli dei tassi il prossimo anno.

Gli economisti vedono ora una probabilità del 60% di una recessione negli Stati Uniti e dell’80% in Europa, con gli ultimi dati macroeconomici che evidenziano l’impatto delle strette monetarie sull’economia.

La lettura preliminare di dicembre degli indici Pmi negli Stati Uniti, infatti, ha mostrato una contrazione superiore alle previsioni sia nel settore manifatturiero sia nei servizi. Anche nel Vecchio Continente gli indici Pmi di manifattura e servizi, sebbene in miglioramento oltre le attese, segnalano ancora una volta la contrazione dell’economia europea.

Sul Forex il cambio euro/dollaro arretra in area 1,06 mentre il dollaro/yen è in discesa a 136,7. Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-3%) a 78,8 dollari e il Wti (-2,6%) a 74 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale di circa sette punti base in area 212, portandosi sui massimi da oltre un mese, con il rendimento del decennale italiano al 4,28%.

Tornando a Piazza Affari, in luce Azimut (+6%) dopo l’annuncio della partnership con UniCredit (+1,8%) sul risparmio gestito. In rialzo anche Intesa Sanpaolo (+3,2%), Finecobank (+2,5%) e Banco Bpm (+1,8%), mentre le vendite hanno colpito soprattutto Diasorin (-3,7%), Inwit (-2,6%), Hera (-2,3%) e A2A (-2,2%).