Mercati Usa – Brusca frenata

Wall Street metabolizza con un giorno di ritardo lo “statement” della Federal Reserve, più restrittivo del previsto sulle previsioni di inflazione e del livello dei tassi di interesse nel 2023, con una seduta in continuo peggioramento ed indici che perdono tutti ben oltre il due per cento.

Il peggiore in assoluto è stato il Nasdaq il quale ha ceduto il 3,2%. Allineati sulla stessa perdita (-2,5%) sia lo S&P500 che il Russell 2000, mentre la discesa del Dow Jones si ferma al 2,2%.

Nvidia, Google, Meta ed Apple cedono tutte oltre il quattro per cento, Microsoft, AMD ed Amazon più del tre, Netflix si inabissa di otto punti percentuali.

VIX in rialzo di quasi l’otto per cento a 22,85 punti.

Sul mercato obbligazionario i rendimenti si muovono in una forchetta molto ristretta e terminano in calo di tre punti base sulla scadenza governativa decennale al 3,46%.

Tra le materie prime si interrompe la tre giorni consecutiva di rialzo per il petrolio. L’oro nero scivola di un punto e mezzo percentuale a 75,5 dollari al barile.

In difficoltà anche i due principali metalli preziosi – oro ed argento – con il primo che cede un punto e mezzo percentuale ed il secondo oltre il doppio.

Sul mercato valutario, il dollaro scivola inizialmente ben oltre quota 1,07 nei confronti della moneta unica per poi risalire a 1,062 in chiusura.