Mercati – Vendite diffuse sugli eurolistini, prosegue la corsa di Azimut (+6,1%)

I listini europei si mantengono in territorio negativo con l’andamento sottotono di Wall Street.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,4% in area 23.626 punti. In calo anche il Ftse 100 di Londra (-1,5%), il Cac 40 di Parigi (-1,3%), l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%) e il Dax di Francoforte (-0,8%). Oltreoceano il Dow Jones e lo S&P 500 perdono l’1% e il Nasdaq lo 0,6%.

La conferma da parte delle banche centrali dell’intenzione di proseguire nella lotta all’inflazione continua a pesare sul sentiment, accentuando le preoccupazioni per il rischio di recessione.

Sia la Fed sia BCE hanno ribadito che i tassi saliranno ancora e per un periodo di tempo più esteso fino a quando l’inflazione non tornerà al target del 2%.

Dichiarazioni che hanno smorzato le speranze degli investitori per un picco del costo del denaro più basso e di potenziali tagli ai tassi nel 2023, offuscando anche le prospettive di crescita. Gli economisti vedono ora una probabilità di recessione del 60% negli Stati Uniti e dell’80% in Europa.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro risale a 1,064 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen ridiscende a 136,7.

Tra le materie prime, le quotazioni del greggio si muovono in ribasso con il Brent (-2,5%) a 79,2 dollari e il Wti (-2,3%) a 74,3 dollari, cancellando parte dei guadagni degli scorsi giorni in scia ai rinnovati timori per il rischio recessione.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale di otto punti base in area 214, con il rendimento del decennale italiano al 4,34%.

Tornando a Piazza Affari, prosegue la corsa di Azimut (+6,1%) dopo l’intesa con Unicredit (+1,8%) per supportare lo sviluppo dell’Asset Management in Italia. Bene anche Finecobank (+2,1%) e Intesa Sanpaolo (+1,8%) mentre scivola in coda Diasorin (-4,3%).