Il Gruppo Fine Foods conferma la propria attenzione alle Persone nella consapevolezza di quanto sia importante “costruire un ambiente sereno e inclusivo in cui i migliori talenti possano esprimere il loro potenziale ed essere valorizzati”, come sottolineano l’Amministratore Delegato Giorgio Ferraris e la HR Director Gabriella Prunotto. Una organizzazione “equilibrata e ottimale che premia le risorse umane in base a impegno e capacità e che incentiva, pertanto, i suoi collaboratori a contribuire al massimo al raggiungimento dei risultati”. Fine Foods crede, infatti, che “le proprie persone rappresentino la chiave del successo aziendale e siano alla base del vero vantaggio competitivo”.
Una equilibrata organizzazione della forza lavoro
“Fine Foods impiega complessivamente oltre 750 persone, divise tra le tre principali Business Unit (Nutraceutica, Farmaceutica e Cosmetica), le funzioni corporate e di staff trasversali, con una forte presenza femminile, pari al 47% dei dipendenti e al 48% dei manager”, afferma Giorgio Ferraris.
“I processi più strategici (R&D, Commerciale e Procurement) sono governati da figure corporate capaci di creare sinergie e cross-fertilization tra le Business Unit e garantire il coordinamento nonché l’applicazione diffusa e uniforme delle best practices all’interno del Gruppo”.
“Anche da un punto di vista di Governance, il Consiglio di Amministrazione di Fine Foods è composto da 7 consiglieri (4 uomini e 3 donne), di cui 3 indipendenti e 2 non esecutivi”.
“All’interno del CdA sono presenti 3 comitati con funzioni consultive e propositive tra i quali il Comitato Environment, Social and Governance (Comitato ESG) che supporta il CdA nell’integrazione degli obiettivi di sostenibilità all’interno del piano industriale”.
Elevata flessibilità per soddisfare tempestivamente le richieste dei clienti
“Il personale del Gruppo Fine Foods è costituito da professionisti altamente selezionati e specializzati, con formazioni eterogenee, che lavorano in sintonia con i nostri clienti per la realizzazione di ciascun progetto”.
“Capacità che fanno leva anche sul requisito della flessibilità del lavoro, componente essenziale della nostra organizzazione che ci permette di rispondere tempestivamente alle varie richieste”.
“Abbiamo infatti la possibilità di adattare l’organizzazione del lavoro in tempi rapidi, attivando strumenti quali il terzo turno produttivo che costituisce un polmone a nostra disposizione in caso di carichi di lavoro elevati. Ovviamente, qualora ce ne sia la necessità, Fine Foods inserisce anche personale temporaneo per dotarsi della forza lavoro indispensabile”.
“Considerando, tuttavia, lo sforzo richiesto per la formazione dei nostri operatori per permettere loro di lavorare in autonomia, ogni qualvolta le circostanze lo permettano, Fine Foods si impegna a stabilizzare il maggior numero di contratti temporanei possibili”.
Attrarre e valorizzare i talenti per un’organizzazione ottimale
“Impegni e sforzi pienamente coerenti con il motto ‘We Hire Talents, We Train our Experts, We Engage our Teams, We Value our People’, in quanto Fine Foods crede che le proprie persone rappresentano la chiave del successo aziendale e sono alla base del vero vantaggio competitivo dell’organizzazione”, spiega l’HR Director Gabriella Prunotto.
“Per questo il Gruppo investe molte energie nella gestione delle risorse umane e ha sviluppato una strategia che mira proprio ad attrarre e trattenere i migliori talenti”.
“Obiettivo reso possibile a partire da un’educazione e un’istruzione di qualità, come già dimostrato dalle 11.351 ore di formazione nel 2021, attività che risulta fondamentale per mantenersi competitivi nei settori in cui opera il Gruppo nonché per sviluppare processi e prodotti innovativi che consentano all’azienda di conservare e aumentare la propria quota di mercato”.
“Inoltre, il fattore ‘formazione’ contribuisce a migliorare la vita delle persone, in linea con l’obiettivo di sviluppo sostenibile ‘Istruzione di qualità’ delle Nazioni Unite per il quale il Gruppo vuole fortemente dare il proprio supporto”.
“Tra le altre specifiche iniziative, segnaliamo il Progetto Tutor, che prevede, prima dello svolgimento delle singole attività in autonomia, un percorso di affiancamento agli operatori solido e strutturato; il Progetto Talent Factory per valorizzare le idee, le esperienze e le differenze delle nostre persone attraverso la realizzazione di progetti strutturati in grado di aggiungere valore al patrimonio intellettuale, umano e sociale dell’azienda; il Progetto E-Learning che ha dotato l’organizzazione di una piattaforma per l’erogazione di corsi di formazione interni in modo più semplice e flessibile; la Piattaforma Training che ha visto implementare negli stabilimenti di Zingonia e Brembate un software gestionale per organizzare in modo accurato e puntuale le attività di training e disporre di un database sempre aggiornato sulle attività svolte.
Le iniziative per massimizzare la motivazione e l’engagement del personale
“Nell’ambito di questa organizzazione ottimale, riteniamo che la comunicazione e la condivisione degli obiettivi raggiunti dal Gruppo a tutti i livelli aziendali siano determinanti per mantenere alta la motivazione e l’engagement del personale”.
“Tra le iniziative, segnaliamo che la Direzione organizza due volte all’anno riunioni in plenaria alle quali sono invitati a partecipare tutti i dipendenti, proprio con l’obiettivo di condividere gli obiettivi, i successi e le sfide, rispondere alle domande e chiarire dubbi dei collaboratori”.
“Inoltre, l’amministratore delegato apre, settimanalmente, una finestra di dialogo con due dipendenti estratti a sorte da HR: si tratta di incontri di estremo valore e di importante condivisione di idee e proposte che permettono di raccogliere diversi punti di vista personali e avere un riscontro diretto su clima aziendale e problematiche”.
“Iniziative e strategie la cui efficacia trova riscontro anche nel tasso di retention per dimissioni volontarie, che descrive una situazione sostanzialmente stabile con un valore medio degli ultimi 3 anni superiore al 97%, e nell’ottimo punteggio di soddisfazione, risultato complessivamente superiore all’80%, emerso per il secondo anno consecutivo dal sondaggio condotto tra i dipendenti”.