Mercati asiatici – Avvio di settimana in rosso, giù in particolare la Cina

Seduta all’insegna delle vendite per i principali listini asiatici dopo la chiusura debole di Wall Street.

In Cina, Shanghai lascia sul terreno il 2,2% e Shenzhen il 2% mentre Hong Kong contiene le perdite a -0,8%. In Giappone il Nikkei cede l’1,1% e il Topix lo 0,8%.

Il sentiment resta appesantito dalla conferma da parte delle banche centrali dell’intenzione di proseguire nella lotta all’inflazione, accentuando le preoccupazioni per le prospettive dell’economia globale.

Sia il presidente della Fed, Jerome Powell, che quello della Bce, Christine Lagarde hanno ribadito la necessità che i tassi di interesse dovranno salire ancora e più a lungo per riportare i prezzi verso il target del 2%.

In Cina, intanto, nonostante l’annuncio di nuove misure per il settore immobiliare e del cambio di strategia deciso dal leader Xi Jinping, che ha optato per l’abbandono della politica zero -covid e lo stop ai test di massa, continuano a pesare i timori legati al forte aumento dei contagi e alle conseguenze sull’economia.

Sul forex, il cambio euro/dollaro risale a 1,063 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen ridiscende in area 135,9. Tra le materie prime, il petrolio si muove in frazionale rialzo con il Brent (+03%) a 79,3 dollari e il Wti (+0,4%) a 74,8 dollari.

Il tutto dopo che venerdì a Wall Street lo S&P500 ha ceduto l’1,1%, il Nasdaq l’1% e il Dow Jones lo 0,8%.