La scorsa settimana il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -3,8%, rispetto al -1,8% del corrispondente indice europeo e al -2,4% del Ftse Mib.
Nella seduta di venerdì le borse europee hanno chiuso in negativo, mentre Wall Street stava proseguendo in rosso al termine di una settimana scandita dagli appuntamenti con le riunioni di Federal Reserve e Bce. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito in area 212 punti base, portandosi sui massimi da oltre un mese, con il rendimento del decennale italiano al 4,28%.
L’EIA (Energy Information Administration) ha diffuso i dati settimanali delle scorte di petrolio negli Stati Uniti. Nel dettaglio, lo stock di greggio è aumentato di circa 10,2 milioni di barili, rispetto ai -3,4 attesi dagli analisti e ai +7,8 milioni del dato Api.
Tra le Large Cap del settore, Eni ha chiuso l’ottava con un -4,6%, Saipem con un +0,7% e Tenaris con un -0,1%.
Eni, Euglena e PETRONAS (Petroliam Nasional Berhad) stanno studiando insieme la possibilità di sviluppare e gestire una bioraffineria in una delle più grandi aree petrolchimiche del Sud-est asiatico, il Pengerang Integrated Complex (PIC).
Saipem si è aggiudicata nuovi contratti in Guyana ed Egitto per un valore totale di circa 1,2 miliardi di dollari.
Eni ha anche annunciato l’avvio della produzione dell’impianto fotovoltaico operato di Tataouine, nel sud della Tunisia, a seguito dell’allaccio alla rete nazionale.
Tra le medie capitalizzazioni Maire Tecnimont ha registrato un -1,0% e Saras un +3,3%.
Saras ha comunicato i dati settimanali sul margine di raffinazione medio dell’area Mediterranea (EMC Reference margin). Il margine di raffinazione medio al 9 dicembre 2022 si è attestato a 3,6 dollari/barile, in discesa per la settima settimana consecutiva e rispetto agli 8,6 dollari della settimana precedente.
Infine, tra le Small, D’Amico ha segnato un +11,7% e Gas Plus un +1,1%.