Mercati – Chiusura fiacca per l’Europa, Milano (+0,15%) resiste con le banche

Chiusura senza direzione precisa per le borse europee mentre prosegue debole la seduta di Wall Street, al termine di una giornata volatile condizionata dalla mossa a sorpresa da ‘falco’ della Bank of Japan.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un + 0,15% a 23.718 punti. Positivi anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%), mentre hanno chiuso in calo il Dax di Francoforte (-0,4%) e il Cac 40 di Parigi (-0,4%).

Oltreoceano il Nasdaq lascia sul terreno lo 0,3% e lo S&P 500 lo 0,1%, mentre il Dow Jones sale dello 0,5%.

I mercati restano ostaggio delle preoccupazioni per il rischio recessione in scia alla volontà delle banche centrali di proseguire il percorso di strette monetarie per combattere il persistere dell’inflazione.

Gli operatori continuano dunque a monitorare i dati macroeconomici provenienti dagli Usa che potrebbero confermare un raffreddamento dell’economia, consentendo alla Federal Reserve maggior margine di manovra nella sua campagna restrittiva.

In tema banche centrali, la Bank of Japan ha sorpreso i mercati con una modifica alla banda di controllo sulla curva dei rendimenti obbligazionari che consente ai tassi a lungo termine di aumentare ulteriormente.

Molti economisti prevedono ora che Tokyo alzerà i tassi di interesse il prossimo anno, seguendo l’esempio della Federal Reserve, della Bce e di diversi altri istituti centrali dopo un decennio di stimoli straordinari.

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio dollaro/yen crollato di oltre il 4% sui minimi da circa quattro mesi a 131,3. In lieve calo l’euro/dollaro a 1,062.

Tra le materie prime in lieve ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,6%) a 79,3 dollari e il Wti (-0,3%) a 75,2 dollari, invertendo la rotta rispetto ai guadagni della mattinata dopo un’altra sessione volatile.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund è rimasto sostanzialmente stabile in area 215 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,46%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare i bancari Bper (+4,5%), Banco Bpm (+4,1%), Unicredit (+4%) e Intesa Sanpaolo (+2%), mentre le vendite hanno colpito soprattutto Campari (-3,2%), Diasorin (-2,8%), Iveco (-2,5%), A2A (-2,3%) e Nexi (-2,1%).