Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore banche:
Seduta positiva in Europa con il Ftse Mib di Milano +1,3%, Cac40 di Parigi +1,5%, Ftse 100 di Londra +1,3%, Ibex 35 di Madrid +1,3% e Dax di Francoforte +1,2%. A Wall Street il Nasdaq guadagna l’1,2%, seguito da Dow Jones e S&P500, entrambi a +1,1%.
L’annunciato licenziamento di dipendenti di Credit Suisse (+1,5%) non avrà grandi ripercussioni sulle attività svizzere della banca. A dirlo, in un’intervista alla «Neue Zürcher Zeitung», è André Helfenstein, direttore del business svizzero dell’istituto e responsabile di 6.000 dei 16.000 dipendenti a libro paga nella Confederazione Elvetica. Il taglio di 2.000 posti in Svizzera entro il 2025 non provocherà «cambiamenti radicali nella mia area di competenza», ha dichiarato Helfenstein al giornale svizzero tedesco. La misura riguarda tutte le unità con sede in Svizzera, tra cui numerose funzioni di gruppo. Entro la fine di febbraio, la grande banca chiuderà 14 filiali nella Confederazione. Al momento, non se ne aggiungeranno altre, prosegue Helfenstein, secondo cui inoltre Credit Suisse sta continuando sulla strada dell’aumento dell’efficienza per i clienti, ad esempio tramite la digitalizzazione dei processi.
UBS (+2,9%) Asset Management e JP Morgan (+1,4%) effettuano il primo trade elettronico bilaterale tramite FlexFI di FlexTrade. FlexTrade Systems, leader globale nei sistemi di esecuzione multiasset e di gestione degli ordini, oggi ha annunciato il primo trade elettronico UE diretto tra UBS Asset Management e JP Morgan tramite la soluzione EMS a reddito fisso di FlexTrade, FlexTRADER FI. L’operazione elettronica bilaterale tra UBS Asset Management (buy-side) e JP Morgan è avvenuta grazie alla capacità di JP Morgan di fornire la propria liquidità elettronica differenziata e di qualità elevata direttamente nell’istanza UBS Asset Management della soluzione FlexFI targata FlexTrade.
Emilio Greco e Nicola Savoini sono stati nominati co-head dell’investment banking di Morgan Stanley (+1,6%) per l’Italia. L’attenzione della banca verso il mercato italiano è supportata dallo sviluppo della sede milanese, che nel 2018 contava un organico di circa 70 dipendenti e da allora, in maniera costante e in linea con la strategia di crescita, è aumentato superando i 100 professionisti basati a Milano (con più di 40 professionisti inseriti o trasferiti). L’organico aggiuntivo è equamente suddiviso tra trasferimenti da altre sedi di Morgan Stanley e nuove assunzioni.