I listini europei proseguono la seduta in rialzo in scia ai futures di Wall Street che preannunciano un’apertura positiva.
A Milano il Ftse Mib scambia a +0,9% in area 23.930 punti, ben intonato come il Cac 40 di Parigi (+1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%), il Dax di Francoforte (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%).
Resta sotto i riflettori la Bank of Japan dopo aver annunciato ieri, inaspettatamente, la decisione di alzare la banda di oscillazione del rendimento del decennale governativo dallo 0,25% allo 0,5%.
Tra gli operatori inizia ora a farsi strada l’aspettativa che l’istituto nipponico aumenterà i tassi di interesse il prossimo anno, dopo un decennio di stimoli straordinari, coerentemente con le mosse di Fed, BCE e altre banche centrali.
Sul fronte macro, in attesa delle richieste settimanali mutui MBA degli Stati Uniti e del dato sulla fiducia consumatori Conference Board in calendario nel pomeriggio, stamane l’indice GFK della fiducia consumatori della Germania di gennaio è risultato pari a -37,8 punti, comunque meglio del consensus (-38 punti) e della lettura precedente (-40,1 punti rivisto da -40,2 punti).
Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro risalito a 1,062 e il dollaro/yen si è attestato sui minimi da 4 mesi a 131,7 in scia alle aspettative di una svolta restrittiva nella politica monetaria giapponese.
Tra le materie prime, accelerano il rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,2%) a 81 dollari e il Wti (+1,1%) a 77,1 dollari, recuperando terreno dopo il trend negativo dell’ultimo periodo.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund scende in area 210 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,4%.
Tornando a Piazza Affari, in forte rialzo Saipem (+3%), Eni (+2,3%) e Diasorin (+1,2%), mentre solo Prysmian (-0,3%) e Terna (-0,3%) sono in negativo.
