Mercati asiatici – Seduta mista con Hong Kong in luce (+2,1%)

Seduta mista per i principali listini asiatici, dopo la chiusura positiva di Wall Street, mentre resta l’attenzione sulle decisioni delle banche centrali e sull’agenda macroeconomica.

Shanghai viaggia a -0,8% e Shenzhen a -1% mentre Hong Kong è in luce con un +2,1%. Il Nikkei guadagna lo 0,5% e il Topix lo 0,8%.

Gli operatori iniziano a valutare la probabilità che la Banca del Giappone aumenterà i tassi di interesse il prossimo anno dopo la decisione inattesa dell’istituto dei giorni scorsi di alzare la banda di oscillazione del rendimento del decennale governativo dallo 0,25% allo 0,5%.

Una mossa che, dopo gli stimoli straordinari dell’ultimo decennio, si allineerebbe alle recenti misure messe in campo da Fed, BCE e da altre banche centrali.

L’istituto cinese ha intanto affermato che guiderà le istituzioni finanziarie nel sostenere le fusioni e le acquisizioni nel settore immobiliare del Paese, oltre a ridurre i rischi e a migliorare le condizioni finanziarie dei costruttori.

Il sentiment beneficia nel frattempo anche dei segnali incoraggianti provenienti dagli Stati Uniti in scia all’aumento oltre le attese della fiducia dei consumatori e ai risultati superiori alle stime di FedEx e Nike.

Sullo sfondo restano tuttavia i timori per l’elevato numero di contagi da covid e di vittime in Cina a seguito dell’allentamento delle rigide restrizioni contro la pandemia.

Sul forex, il cambio euro/dollaro balza a quota 1,064 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen ridiscende sotto soglia 132. Tra le materie prime, il petrolio è poco mosso con il Brent (+0,1%) a 82,3 dollari e il Wti (+0,2%) a 78,4 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Dow Jones ha guadagnato l’1,6%, seguito da Nasdaq e S&P500, entrambi a +1,5%.