Utility (-1,0%) – Il settore italiano fa peggio di quello europeo

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -1,0% rispetto al -0,4% del corrispondente europeo e al -1,2% del Ftse Mib.

Chiusura negativa per le borse europee, trascinate al ribasso dall’andamento in rosso di Wall Street dopo i dati sul Pil Usa che hanno riacceso le preoccupazioni sul mantenimento di un atteggiamento aggressivo sui tassi da parte della Federal Reserve. Sull’obbligazionario, stabile lo spread Btp-Bund a 209 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,46%.

Tra le Large Cap del comparto  Snam (-0,3%) e Terna (-0,4%) sono state le migliori mentre ERG (-1,3%) e A2A (-1,7%) si sono posizionate in fondo al paniere di riferimento.

Italgas (-0,5%), coerentemente con quanto previsto nel Piano Strategico 2022-2028, ha perfezionato un’operazione di cessione del 10% di Italgas Newco, la holding del Gruppo che controlla Depa Infrastructure attiva nella distribuzione del gas in Grecia, a Phaeton, società finanziaria del gruppo industriale greco Copelouzos.

Tra le Mid Cap Acea ha chiusi a -0,2%, Alerion Clean Power a -1,5%, Ascopiave flat, Industrie de Nora a -2,8% e Iren a -1,4%.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Eems (+8,2%) e Plc (+1,7%) mentre Greenthesis (-2,5%) è risultata la peggiore.

Acinque  (-0,5%) ha ottenuto la certificazione per la parità di genere. Il riconoscimento, conseguito a valle delle verifiche e delle attività di audit condotte da RINA – multinazionale di certificazione attiva in più di 70 paesi -, investe tutte le società del Gruppo.