Mercati Usa – S&P 500 e Nasdaq giù in avvio, resiste il Dow Jones

Partenza debole a Wall Street, all’inizio dell’ultima settimana del 2022 e in un contesto in cui gli operatori valutano i segnali di raffreddamento dell’inflazione e l’ottimismo per la riapertura dell’economia cinese.

Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede lo 0,5% e lo S&P 500 lo 0,2%, mentre il Dow Jones resiste poco sopra la parità al +0,1%.

Gli investitori sperano in un rally di fine anno che aiuti a mitigare le forti perdite registrate nel 2022, in quello che si avvia ad essere il peggior anno dalla crisi finanziaria del 2008 con lo S&P 500 in calo di circa il 20%.

I recenti dati macroeconomici provenienti dagli Usa hanno però confermato che l’economia statunitense è abbastanza solida da sostenere la stretta dell’istituto di Washington, alimentando i timori sugli effetti delle politiche monetarie restrittive.

Il dato Pce, attentamente monitorato dalla Fed, ha poi mostrato che l’inflazione, a novembre, ha rallentato il passo, ma si è rivelata superiore alle attese, con il dato core sceso dal 5% di ottobre al 4,7%, contro attese per un +4,6%.

A sostenere il sentiment degli operatori contribuisce però l’allentamento della rigida politica zero Covid in Cina, con Pechino che ha annunciato che metterà fine alla quarantena obbligatoria all’arrivo nel Paese dall’estero a partire dall’8 gennaio.

Intanto sul Forex il biglietto verde torna a rafforzarsi nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro in discesa poco sopra quota 1,06 e il dollaro/yen risalito in area 133,5.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,4%) a 84,8 dollari e il Wti (+0,5%) a 80 dollari, in scia alle speranze di una ripresa della domanda di carburante in Cina e ai tagli alla produzione energetica statunitense causati dalle tempeste invernali.

Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano risale di circa sette punti base al 3,82% e quello del biennale di circa cinque punti base al 4,37%.