Partenza sotto la parità per le borse europee, in un contesto in cui le preoccupazioni per il nuovo aumento dei casi Covid in Cina indebolisce l’appetito per il rischio nella penultima seduta del 2022.
A Milano il Ftse Mib cede lo 0,4% in area 23.670 punti. In ribasso anche il Ftse 100 di Londra (-0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%) e il Dax di Francoforte (-0,3%).
Il sentiment degli operatori è fiaccato dai timori per la nuova impennata dei contagi in Cina, che mette in dubbio le possibilità di una rapida ripresa della seconda economia mondiale dopo l’allentamento delle restrizioni.
Pechino ha annunciato che l’8 gennaio porrà fine alla quarantena per i viaggiatori in entrata, mentre diversi Paesi, tra cui Italia, Stati Uniti e Giappone, hanno reso obbligatori i test Covid per i viaggiatori provenienti dalla Cina.
La prospettiva di ulteriori difficoltà pandemiche alle già fragile supply chain in un contesto che vede le banche centrali impegnate a riportare l’inflazione sotto controllo sta quindi appesantendo il clima sui mercati nell’ultima settimana dell’anno.
Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, in attesa dell’uscita dei dati sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione in Usa. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,062 e il dollaro/yen arretra a 133,8.
Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-1,3%) a 82,9 dollari e il Wti (-1,2%) a 78 dollari, in attesa questo pomeriggio del report settimanale Eia sulle scorte Usa.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 210 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,60%.
Tornando a Piazza Affari, vendite su Leonardo (-1,4%), Eni (-1,2%), Tenaris (-1%) e Saipem (-0,9%), mentre avanzano Diasorin (+0,8%) ed Hera (+0,2%).