Mercati asiatici – Seduta a tinte rosse

Altra Seduta in calo per i principali listini asiatici, dopo le vendite a Wall Street, con le preoccupazioni per la diffusione del Covid-19 dalla Cina che hanno indebolito la propensione al rischio in uno degli ultimi giorni di negoziazione dell’anno.

In Cina, Shanghai, Shenzhen viaggiano rispettivamente a -0,3% e -0,1%, mentre Hong Kong lascia sul terreno l’1%. In Giappone, il Nikkei cede lo 0,9% e il Topix lo 0,7%.

Gli investitori stanno valutando come l’allentamento delle rigorose politiche di COVID-19 da parte della Cina e i nuovi casi di infezioni che ne sono seguiti influenzeranno l’attività commerciale e i viaggi.

In risposta alla mossa di Pechino, gli Stati Uniti avrebbero richiesto ai passeggeri delle compagnie aeree in arrivo dalla Cina di mostrare un test Covid-19 negativo prima dell’ingresso.

In Italia, invece, i funzionari sanitari hanno affermato che avrebbero testato gli arrivi dalla Cina, riscontrando che quasi la metà dei passeggeri su due voli dalla Cina a Milano è risultata positiva al Covid.

Nel complesso, la prospettiva di un’ulteriore interruzione pandemica delle fragili catene di approvvigionamento, mentre le banche centrali lottano per portare l’inflazione sotto controllo, ha smorzato il sentiment nell’ultima settimana di negoziazione del 2022, dopo un anno difficile per i mercati finanziari, con le azioni globali che hanno perso circa un quinto del loro valore, il calo più grande dal 2008 su base annua.

Intanto, sul forex, il cambio euro/dollaro sale a quota 1,062 mentre il cambio tra il biglietto verde e lo yen scende in area 133,8. Tra le materie prime, il petrolio è in calo con il Brent (-1,1%) a 83,1 dollari e il Wti (-1%) a 78,2 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha ceduto l’1,4%, lo S&P500 l’1,2% e il Dow Jones l’1,1%.