Mercati – Europa prosegue in ribasso, a Milano in rosso Tim

Prosegue in ribasso la seduta delle borse europee in linea all’andamento negativo dei futures di Wall Street, al termine di quello che si appresta ad essere l’anno peggiore da oltre un decennio per azionario e obbligazionario globali.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,5% in area 23.940 punti. In calo anche il Dax di Francoforte (-0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%).

Il 2022 è stato condizionato dai timori legati alle pressioni inflazionistiche, dalle aggressive campagne restrittive delle banche centrali, dallo scoppio della guerra in Ucraina e, negli ultimi giorni, dalla recrudescenza del Covid in Cina.

Preoccupa, infatti, l’impennata dei contagi nella seconda economia mondiale in seguito all’allentamento delle restrizioni, i cui effetti sulla crescita di Pechino saranno tutti da valutare.

Oggi, 30 dicembre, l’organismo di controllo delle malattie ha identificato 5.500 nuovi casi positivi in Cina e un solo decesso. Secondo gli esperti dell’Airfinity Center, però, il bilancio delle vittime potrebbe essere di 9.000 al giorno.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,067, mentre il dollaro/yen torna sotto quota 132 dopo che la Bank of Japan ha annunciato acquisti non programmati di bond per il terzo giorno consecutivo.

Tra le materie prime poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,1%) a 83,5 dollari e il Wti (-0,1%) a 78,3 dollari, dopo le perdite degli ultimi giorni in scia ai timori che la nuova ondata di casi Covid in Cina rallenti la domanda del maggior importare di petrolio al mondo.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund risale di circa cinque punti base in area 210, con il rendimento del decennale italiano al 4,62%.

Tornando a Piazza Affari, Tim (-2,1%) scivola in fondo al Ftse Mib, dopo la fumata grigia al tavolo del governo con Cdp e Vivendi sul futuro della cosiddetta rete nazionale. In calo anche Pirelli (-1,1%) e Tenaris (-1%), mentre resistono in positivo Amplifon (+0,2%) e A2A (+0,1%).