La scorsa settimana il Ftse Italia Banche ha riportato un -0,1%, a fronte del -0,3% dell’analogo indice europeo e del -0,4% messo a segno dal Ftse Mib.
Chiusura in rosso per le borse europee, trascinate al ribasso nel finale dall’andamento negativo di Wall Street nell’ultima seduta di quello che è stato il peggior anno da oltre un decennio per azionario e obbligazionario globali. Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si è attestato in area 211 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,68%.
Tra le Big del settore Banca Popolare dell’Emilia-Romagna ha chiuso le contrattazioni con un -1,4%, Banco Bpm con un -1,0%, Intesa Sanpaolo con un -0,3% come Mediobanca e UniCredit con un +0,3%.
BPER Banca e Banco di Sardegna hanno sottoscritto, ottenute le autorizzazioni di legge, i complessivi atti di trasferimento al Gruppo Nexi dei rispettivi rami aziendali delle attività di merchant acquiring e gestione POS e, per quanto attiene a Banco di Sardegna, l’atto di trasferimento dell’intero capitale sociale di Numera Sistemi e Informatica.
Tra le Mid Cap Banca Popolare di Sondrio ha segnato un -3,6% e Credito Emiliano un -2,8%.
Nell’ambito del programma di interventi sui crediti deteriorati, in linea con la strategia di derisking e di miglioramento della qualità degli attivi, Popolare di Sondrio ha concluso, insieme ad altri 14 istituti partecipanti, l’operazione di cartolarizzazione multi-originator di sofferenze denominata “LUZZATTI POP NPLS 2022”, per un valore lordo complessivo di 545 milioni.
Infine, tra le Small, Banca Monte dei Paschi di Siena ha registrato un -5,6%, Banca Profilo un +1,0% e Banco di Desio e Brianza un -0,7%.
Banca MPS ha ricevuto la decisione finale della BCE riguardante i requisiti patrimoniali da
rispettare dal 1° gennaio 2023.