Next RE informa che è venuto a scadenza il termine per l’avveramento delle condizioni sospensive previste dall’accordo quadro sottoscritto il 5 agosto 2021 tra Next Re, l’azionista di controllo CPI Property Group, DeA Capital, De Agostini e DeA Capital Real Estate SGR, modificato il 5 luglio 2022 con il “Deed of Reinstatement and Amendment to the Framework Agreement”, che ha perso efficacia il 31 dicembre 2022.
Pertanto, considerati anche gli effetti della sfavorevole congiuntura di mercato dovuta alle incertezze e alla volatilità del quadro geopolitico, macroeconomico e finanziario, non si sono realizzati entro le tempistiche auspicate i presupposti per l’esecuzione parziale, fino ad un importo di 1 miliardo, dell’aumento di capitale a valere sulla delega conferita il 26 aprile 2021 dall’Assemblea straordinaria di Next Re al Cda.
Il Framework Agreement, come modificato dal Deed of Reinstatement, conteneva talune pattuizioni parasociali – relative a n. 17.021.280 azioni Next Re, corrispondenti al 77,28% del capitale sociale, di cui 5.971.020 azioni ordinarie e 11.012.055 azioni di categoria B di Next Re detenute da CPIPG (corrispondenti al 54,22% dei diritti di voto in assemblea ordinaria e al 77,10% del capitale sociale di Next Re) e 38.205 azioni proprie Next Re – aventi ad oggetto la nomina di un componente dell’organo amministrativo di Next Re, candidato congiuntamente da DeA Capital e DeA.
Pertanto, le Pattuizioni Parasociali hanno perduto efficacia il 31 dicembre 2022 per decorso naturale del termine.
Come già comunicato il 19 dicembre 2022, il Cda di Next Re intende proseguire nel corso del 2023 a verificare la percorribilità di percorsi alternativi rispetto al progetto delineato mediante il Framework Agreement, al fine di salvaguardare il valore della società e ampliarne la base patrimoniale.