Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +2,4% rispetto al +1,4% del corrispondente europeo e al +1,9% del Ftse Mib.
Seduta positiva per le principali Borse europee, con Wall Street chiusa per festività, nel primo giorno di contrattazioni del 2023. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso di 2 bp in area 209, con il rendimento del decennale italiano al 4,53%.
Tra le Large Cap del comparto Enel (+2,8%) e Hera (+2,7%) sono state le migliori mentre Italgas (+1,2%) ed ERG (+0,9%) si sono posizionate in fondo al paniere di riferimento.
Snam (+2,0%) ed Eni hanno informato che si sono avverate le condizioni sospensive previste dal contratto di compravendita sottoscritto il 27 novembre 2021 relativo all’acquisizione da parte di Snam del 49,9% di una società di nuova costituzione del Gruppo Eni nella quale sono state conferite tutte le partecipazioni detenute dal Gruppo Eni nelle società che gestiscono i due gruppi di gasdotti internazionali che collegano l’Algeria all’Italia ovvero, in particolare, i gasdotti onshore che si estendono dal confine tra Algeria e Tunisia fino alla costa tunisina (cd. gasdotto TTPC) e i gasdotti offshore che collegano la costa tunisina all’ Italia (cd. gasdotto TMPC).
Tra le Mid Cap Acea ha chiuso a +2,3%, Alerion Clean Power a -1,7%, Ascopiave a +1,5%, Industrie de Nora a +1,1% e Iren a +2,7%.
Infine, tra le Small, i best performer sono stati Seri Industrial (+12,0%) ed Edison risp. (+1,1%) mentre Eems (-1,5%) è risultata la peggiore.
EEMS Italia ha ricevuto da Negma Group Investment una richiesta di conversione per 5 obbligazioni emesse con la seconda tranche del prestito obbligazionario convertibile riservato a Negma stessa e deliberato dall’assemblea del 24 ottobre 2022.