A metà seduta le borse europee oscillano perlopiù vicino alla parità con gli investitori che restano intenti a monitorare i segnali provenienti dall’agenda macroeconomica all’indomani dei verbali della Fed.
A Milano il Ftse Mib è piatto a 24.854 punti, cauto come il Ftse 100 di Londra (+0,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), il Dax di Francoforte (flat) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%). Movimenti prudenti anche per i futures di Wall Street.
Dall’agenda di stamattina è emerso un rallentamento del CPI armonizzato UE dell’Italia in linea con le attese a +0,2% m/m e +12,3% a/a mentre a livello di Eurozona si sono rilevati per novembre prezzi alla produzione ancora in frenata con letture sotto le attese a -0,9% m/m e +27,1% su base annua.
Nel Regno Unito, a dicembre la lettura finale dell’indice Pmi Servizi ha registrato un valore di 49,9 punti, poco al di sotto della rilevazione preliminare e del consensus, entrambi a 50 punti. L’indice Pmi Composito si è attestato a 49 punti, in linea con il dato preliminare e la stima degli analisti.
Segnali importanti che, in attesa del job report Usa di domani, dovrebbero aiutare gli investitori a delineare con maggiore chiarezza il quadro economico complessivo e valutare le prossime mosse delle banche centrali.
Il tutto all’indomani della pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Fed dai quali emergono i timori dei membri della banca centrale per l’ottimismo degli investitori sulla fine del ciclo di rialzi dei tassi, una fiducia che potrebbe ostacolare il contrasto all’inflazione.
Nel frattempo, sul fronte cinese, il sentiment beneficia della crescente convinzione che l’allentamento delle misure di contenimento del virus nel Paese alimenterà una ripresa dei consumi e delle spese e della notizia che Pechino riaprirà gradualmente il suo confine con Hong Kong favorendo ulteriormente le prospettive per la seconda economia mondiale.
Sul Forex il cambio euro/dollaro sale a quota 1,062 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende in area 132,5. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in rialzo, con il Brent a 79,7 dollari (+2,3%) e il greggio Wti a 74,6 dollari al barile (+2,5%).
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund è stabile a 199 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,28%.
Tornando a Piazza Affari, guidano il Ftse Mib CNH (+1,1%), Tenaris (+1,1%) e Saipem (+0,8%) mentre arretrano Amplifon (-1,6%), Hera (-1,4%) e Prysmian (-1,3%).