Mercati – Proseguono prudenti dopo inflazione Eurozona e in vista dei dati Usa, Ftse Mib +0,5%

Le borse europee proseguono prudenti a metà seduta dopo il dato preliminare sull’inflazione dell’Eurozona e in vista del job report statunitense.

A Milano, nel giorno dell’Epifania, il Ftse Mib guadagna lo 0,5% a 24.947 punti, leggermente sopra la parità come l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), il Ftse 100 (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%). Piatto invece il Dax di Francoforte. Poco mossi i futures sugli indici americani.

Mentre cresce l’attesa per il report sul lavoro a stelle e strisce di oggi pomeriggio, dall’agenda macroeconomica odierna è emerso un rallentamento del dato preliminare dell’inflazione dell’Eurozona con un calo dell’indice dei prezzi al consumo dello 0,3% su base mensile rispetto al -0,1% del consensus e di novembre. Su base annua la lettura ha riportato un progresso del 9,2%, valore inferiore alle stime (+9,5%) dopo il +10,1% del dato finale del mese precedente.

Sempre stamane, si è rilevato un crollo a novembre degli ordini di fabbrica della Germania, scesi su base mensile del 5,3%, contro il -0,5% delle attese degli analisti e dopo il +0,6% di ottobre (rivisto da +0,8%). Su base annua e corretti per l’effetto calendario, gli ordini evidenziano una contrazione dell’11% (-5,8% consensus) dopo il -3,3% del mese precedente (rivisto da -3,2%).

Una serie di dati macroeconomici che dovrebbero aiutare gli investitori a delineare con maggiore chiarezza il quadro complessivo nel tentativo di prevedere le prossime mosse delle banche centrali.

Sul Forex il cambio euro/dollaro oscilla in area 1,051 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen balza a quota 134,3. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in rialzo con il Brent a 79,1 dollari (+0,5%) e il Wti a 74,2 dollari al barile (+0,7%).

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale di 3 bp a 203 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,35%.

Tornando a Piazza Affari, guidano il Ftse Mib, Saipem (+2%), Bper (+1,6%) e Iveco (+1,6%) mentre arretrano Diasorin (-2%), Campari (-1,1%) e Amplifon (-1%).