Banche (+8,4%) – Brilla Unicredit (+10,8%) in un’ottava di forti acquisti sul comparto

La scorsa settimana il Ftse Italia Banche ha riportato un +8,4%, a fronte del +8,6% dell’analogo indice europeo e del +6,2% messo a segno dal Ftse Mib.

Chiusura di ottava al rialzo per le Borse europee mentre stavano accelerando gli acquisti a Wall Street nel giorno del job report. A Milano, il Ftse Mib ha archiviato la seduta di venerdì con un +1,4% a 25.180 punti, al top da marzo, ben intonato come il Cac 40 di Parigi (+1,5%), il Dax di Francoforte (+1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,9%). Oltreoceano lo S&P500, il Dow Jones e il Nasdaq guadagnato l’1,8%. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund ha terminato la settimana sui 199 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,21%.

Tra le Big del settore Banca Popolare dell’Emilia-Romagna ha chiuso le contrattazioni con un +8,6%, Banco Bpm con un +9,2%, Intesa Sanpaolo con un +7,5%, Mediobanca con un +3,1% e UniCredit con un 10,8%.

L’accordo di consultazione tra soci Banco BPM, aggiornato al 31 dicembre 2022, rappresenta l’8,28% del capitale di Banco BPM, aumentato rispetto al 7,84% comunicato lo scorso mese di ottobre.

Tra le Mid Cap Banca Popolare di Sondrio ha segnato un +6.9% e Credito Emiliano un +6,3%.

Infine, tra le Small, Banca Monte dei Paschi di Siena ha registrato un +3,2%, Banca Profilo un +1,0% e Banco di Desio e Brianza un +3,0%.

In ottemperanza all’informativa mensile al mercato richiesta da Consob, Banca MPS, ha ribadito che la positiva conclusione dell’operazione di aumento di capitale per 2,5 miliardi, avvenuta il 4 novembre scorso, e la realizzazione di importanti azioni previste nel Piano Industriale 2022-2026, fanno ritenere che siano superati i dubbi significativi sulla continuità aziendale che erano stati dichiarati nelle rendicontazioni precedenti il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022, segnando una positiva svolta nella gestione della Banca.