Immobiliare (+3,4%) – Vola il comparto europeo, più di quello italiano

La scorsa settimana il Ftse Italia Beni Immobili ha riportato un +3,4%, rispetto al +7,5% del corrispondente indice settoriale europeo e al 6,2% del Ftse Mib.

Chiusura di ottava al rialzo per le Borse europee mentre stavano accelerando gli acquisti a Wall Street nel giorno del job report. A Milano, il Ftse Mib ha archiviato la seduta di venerdì con un +1,4% a 25.180 punti, al top da marzo, ben intonato come il Cac 40 di Parigi (+1,5%), il Dax di Francoforte (+1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,9%). Oltreoceano lo S&P500, il Dow Jones e il Nasdaq guadagnato l’1,8%. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund ha terminato l’ottava sui 199 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,21%.

Tra le Mid Cap Covivio ha registrato un +3,7% mentre tra le Small Risanamento (+5,7%) e CIA (+5,5%) sono state le migliori e Gabetti (-0,8%) e Restart (-1,3%) hanno chiuso in fondo al listino.

Domus ha depositato presso la Consob il documento dell’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria promossa sulle azioni ordinarie Aedes SIIQ (-0,3%).

Next RE (+0,9%) ha informato che è venuto a scadenza il termine per l’avveramento delle condizioni sospensive previste dall’accordo quadro sottoscritto il 5 agosto 2021 tra Next Re, l’azionista di controllo CPI Property Group, DeA Capital, De Agostini e DeA Capital Real Estate SGR, modificato il 5 luglio 2022 con il “Deed of Reinstatement and Amendment to the Framework Agreement”, che ha perso efficacia il 31 dicembre 2022.