Seduta dominata dagli acquisti per i principali listini asiatici, orfani del Giappone fermo per festività (Giorno degli Anziani), in scia al deciso rimbalzo di Wall Street.
Shanghai e Shenzhen viaggiano a +0,7% mentre Hong Kong, tra le migliori, guadagna il 2%.
Gli investitori restano intenti a valutare le prossime mosse delle banche centrali dopo che il report sul lavoro statunitense, diffuso venerdì, ha evidenziato non farm payrolls sopra le attese ma soprattutto un rallentamento della crescita dei salari orari medi. Lettura, quest’ultima, che potrebbe essere accolta positivamente dalla Fed, alimentando le speranze di un rallentamento dell’aumento dei tassi da parte della banca centrale americana.
Lo sguardo inizia ora già a focalizzarsi sull’inflazione statunitense che verrà pubblicata giovedì prossimo e sulla diffusione del bollettino della Bce, in calendario nella stessa giornata.
Il sentiment beneficia intanto anche delle riaperture in Cina e delle parole di Guo Shuqing, segretario di partito della Banca popolare del Paese, il quale ha affermato che la crescita economica del gigante asiatico riprenderà rapidamente e tornerà al suo percorso “normale” mentre Pechino fornisce un maggiore sostegno finanziario alle famiglie e alle aziende per aiutarle nel recupero dopo che la nazione ha posto fine alla sua politica Covid-Zero.
Sul forex, il cambio euro/dollaro risale a quota 1,068 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 131,6. Tra le materie prime, il petrolio viaggia in rialzo con il Brent (+1,3%) a 79,6 dollari e il Wti (+1,4%) a 74,8 dollari al barile.
Il tutto dopo che venerdì scorso a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato il 2,6%, lo S&P500 il 2,3% e il Dow Jones il 2,1%.