Mercati – Eurolistini ampliano i guadagni con Piazza Affari a +1%

I listini europei migliorano complessivamente nel pomeriggio, dopo l’apertura positiva a Wall Street in scia alle aspettative di un rallentamento nel ritmo delle strette da parte della Federal Reserve.

A Milano il Ftse Mib guadagna l’1% in area 25.430 punti. Positivi anche il Dax di Francoforte (+1,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,7%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%). Oltreoceano il Nasdaq guadagna l’1,6%, lo S&P 500 lo 0,9% e il Dow Jones lo 0,5%.

Il focus degli investitori è rivolto soprattutto ai dati sull’inflazione statunitense in uscita giovedì, che forniranno ulteriori indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale americana dopo il Jod Report diffuso venerdì scorso.

A dicembre, l’economia Usa ha creato 223 mila posti di lavoro nel settore non agricolo, oltre le attese degli analisti ma in calo rispetto al mese precedente e con una disoccupazione al 3,5%, sui minimi da 55 anni.

I mercati hanno però apprezzato soprattutto la crescita inferiore alle attese dei salari medi, aumentati dello 0,3% rispetto al mese precedente rispetto al +0,4% stimato dal consensus, che fa sperare su un raffreddamento delle pressioni sui prezzi.

Gli operatori prevedono un picco dei tassi di interesse Usa sotto il 5% al termine del ciclo di strette della Fed, in ribasso rispetto al 5,06% atteso prima della pubblicazione del Job Report, mentre resta aperto il dibattito sull’entità del prossimo rialzo.

Sempre sul fronte macro, il tasso di disoccupazione dell’Eurozona a novembre si è attestato al 6,5%, in linea alle attese e alla rilevazione di ottobre. La produzione industriale in Germania, invece, a novembre è cresciuta dello 0,2% su base mensile, contro il +0,3% del consensus e dopo il -0,1% della rilevazione precedente (rivista da -0,4%).

Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, scivolando in prossimità dei minimi da sette mesi. Il cambio euro/dollaro torna sopra quota 1,07 mentre il dollaro/yen scende poco sotto la soglia di 132.

Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+3,4%) a 81,3 dollari e il Wti (+3,7%) a 76,5 dollari, in scia all’ottimismo per la riapertura delle frontiere in Cina che rafforza l’outlook della domanda.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund flette di circa cinque punti base in area 198, con il rendimento del decennale italiano al 4,23% (-6 bp).

Tornando a Piazza Affari, in luce Tim (+6,1%), con gli acquisti che premiano anche Saipem (+5,3%), STM (+4,3%) e Ferrari (+2,9%). In calo, invece, in particolare ERG (-1,8%) e Leonardo (-0,7%).