Servizi finanziari (+3,4%) – Meglio l’indice italiano di quello europeo, tra le Big spicca Fineco (+6,3%)

La scorsa settimana il Ftse Italia Servizi Finanziari ha segnato un +3,4%, rispetto al +1,3% dell’analogo indice europeo e al +6,2% del Ftse Mib.

Chiusura di ottava al rialzo per le Borse europee mentre stavano accelerando gli acquisti a Wall Street nel giorno del job report. A Milano, il Ftse Mib ha archiviato la seduta di venerdì con un +1,4% a 25.180 punti, al top da marzo, ben intonato come il Cac 40 di Parigi (+1,5%), il Dax di Francoforte (+1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,9%). Oltreoceano lo S&P500, il Dow Jones e il Nasdaq guadagnato l’1,8%. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund ha terminato l’ottava sui 199 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,21%.

Dalla lettura del report di Assoreti riferito alla raccolta del mese di novembre 2022 emerge che l’attività delle Reti di consulenza ha registrato una raccolta netta totale pari a circa 2,7 miliardi (-28,5% m/m; -30,9% a/a).

Tra le blue chips Azimut Holding ha registrato un +1,8%, Banca Generali un +3,8%, Banca Mediolanum un +4,2%, Fineco Bank un  +6,3% Poste Italiane un +5,3% e Nexi un +5,2%.

Tra le, Mid Cap doValue (+7,3%) e BFF Bank (+7,2%) hanno chiuso in testa al listino mentre Tamburi (+1,6%) e Italmobiliare (-1,0%) si sono posizionate in fondo al medesimo.

BFF Bank ha reso noto che, a partire dal 1° gennaio 2023, ha perso la qualifica di Piccola Media Impresa (PMI), in quanto trascorsi due anni dalla data di entrata in vigore della legge che individua in un fatturato non superiore a 300 milioni il limite massimo entro cui gli emittenti possono essere qualificati come PMI.

llimity Bank (+4,8%) ha comunicato che, non trovando più applicazione la disciplina transitoria del criterio del fatturato, a fronte della crescita della propria capitalizzazione di mercato oltre la soglia di rifermento (500 milioni) per tre anni consecutivi (2020-2021-2022), non è più qualificabile come “PMI”.

Dal 1° gennaio 2023 anche Gruppo MutuiOnline (+2,8%) non ha più la qualifica di PMI così come definita dalla normativa vigente, in quanto il 31 dicembre 2022 è scaduto il regime transitorio di due anni che prevedeva il mantenimento della qualifica di PMI in base al solo parametro del fatturato.

Infine, tra le Small, Borgosesia (+6,2%) e Banca Sistema (+3,9%) sono state le migliori mentre Lventure Group  (-2,8%) e Met.extra Group (-4,4%) hanno sottoperformato il paniere.

Il Gruppo Borgosesia, anche grazie al primo concreto contributo offerto da Green
Soluzioni Immobiliari, ha chiuso il 2022 con vendite immobiliari, comprensive dei
preliminari, pari a 28,8 milioni, in aumento del 32% rispetto ai 21,8 milioni del 2021.

Generalfinance  (-1,1%) ha chiuso l’esercizio 2022 con un turnover complessivo pari a 2,01 miliardi (+43% a/a) e un flusso di erogazioni pari a 1,67 miliardi (+50% a/a), dati sostanzialmente in linea a quanto anticipato nel forecast presentato il 4 novembre, nell’ambito dell’illustrazione del nuovo piano industriale 2022-2024.

Dal  gennaio 2023 Tamburi Investment Partners(TIP) non ha più la qualifica di Piccola Media Impresa (PMI).