Mercati – Prevista apertura negativa per l’Europa

Prevista una partenza in ribasso per le borse europee, in un clima appesantito dai commenti da ‘falco’ di alcuni membri della Federal Reserve e in attesa del report sui prezzi al consumo Usa in uscita giovedì.

Chiusura mista ieri a Wall Street, con i principali indici americani che hanno frenato nel finale e il solo listino tecnologico che ha resistito in positivo. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,6%, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,3% e lo S&P 500 lo 0,1%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha terminato in positivo dello 0,8% alla riapertura dopo la pausa di ieri per festività, mentre Shanghai cede lo 0,2% e Hong Kong lo 0,5%.

Il focus dei mercati è rivolto soprattutto sui dati sull’inflazione americana, che contribuiranno a formulare le aspettative sulla traiettoria della politica monetaria Usa e sull’entità del rialzo dei tassi nella riunione della Fed in programma tra il 31 gennaio e l’1 febbraio.

Intanto, Mary Daly (Fed di San Francisco) ha dichiarato di aspettarsi che la banca centrale alzi il costo del denaro oltre il 5% dal 4,25-4,5% attuale, mentre Raphael Bostic (Fed di Atlanta) ha osservato che i tassi dovrebbero salire oltre il 5% all’inizio del secondo trimestre e restare in quell’area per un lungo periodo.

L’attenzione si sposterà poi sull’inizio della nuova stagione delle trimestrali di Wall Street, al via venerdì con i risultati delle grandi banche a stelle e strisce JP Morgan, Bofa, Citigroup e Wells Fargo, per testare la resilienza degli utili societari al rallentamento dell’economia.

Le preoccupazioni per il rischio recessione negli Stati Uniti e in Europa quest’anno sono state però in parte controbilanciate dal rinnovato ottimismo sulla Cina, dopo l’inversione di rotto di Pechino sulla rigida politica zero Covid.