Mercati – Si mantengono deboli dopo discorso Powell, Milano -0,2%

Borse europee ancora sottotono dopo l’apertura in leggero rialzo di Wall Street e il discorso di Jerome Powell al Simposio della Riksbank a Stoccolma.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,2% in area 25.340 punti, debole come il Cac 40 di Parigi (-0,5%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,2%). Resiste invece l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%). Oltreoceano il Nasdaq guadagna lo 0,4%, lo S&P500 e il Dow Jones lo 0,2%.

Il numero uno della Fed non ha fornito indicazioni sulle prospettive di politica economica o monetaria dopo i recenti commenti hawkish espressi da due funzionari della Federal Reserve e in attesa del dato sull’inflazione Usa in calendario giovedì.

La presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, ha infatti dichiarato di aspettarsi che la banca centrale alzi i tassi oltre il 5%. Il suo omologo di Atlanta, Raphael Bostic, ha affermato che il costo del denaro dovrebbe superare il 5% all’inizio del secondo trimestre e mantenersi in tale area per “molto tempo”.

Il report sull’indice dei prezzi al consumo Usa, che si aggiunge agli ultimi dati sull’occupazione statunitense dai quali è emerso un rallentamento della crescita dei salari, dovrebbe permettere agli operatori di delineare con maggiore chiarezza la possibile traiettoria dei tassi di interesse della Fed in vista del suo prossimo meeting in calendario tra il 31 gennaio e il 1° febbraio.

La Banca mondiale ha intanto tagliato le sue previsioni di crescita per la maggior parte dei paesi e delle regioni e ha avvertito che nuovi shock avversi potrebbero far precipitare l’economia globale in una recessione. Il prodotto interno lordo mondiale è previsto aumentare dell’1,7% quest’anno, circa la metà del ritmo previsto a giugno.

Sul fronte macro, stamane, è emerso che a novembre la produzione industriale della Francia è aumentata del 2% su base mensile (consensus +0,8%) dopo il -2,5% di ottobre (rivisto da -2,6%). Su base annua, il dato segna un +0,7% (-1% a/a il consensus) dopo il -2,7% del mese precedente. La produzione manifatturiera è aumentata del 2,4% su base mensile (consensus +0,8%) dopo il -2,1% di ottobre (rivisto da -2%). A livello annuale il dato risulta in rialzo del 4,2% (consensus +1%) dopo la variazione nulla del mese precedente.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro si muove a 1,075 e il dollaro/yen a 132. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,6%) a 80,1 dollari e il Wti (+0,8%) a 75,2 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund cala di cinque base in area 189, con il rendimento del decennale italiano al 4,19%.

Tornando a Piazza Affari, guidano il Ftse Mib, Amplifon (+1,2%), Stellantis (+1,1%) e Finecobank (+1,1%) dopo aver comunicato che a dicembre la raccolta netta ha toccato il massimo storico di 1.589 milioni (+13% a/a rispetto a 1,4 miliardi). Arretrano Moncler (-2,1%), Enel (-1,2%) e Saipem (-1,1%).