Partenza poco sopra la parità a Wall Street, dopo l’intervento del presidente della Federal Reserve Jerome Powell al Simposio della Riksbank a Stoccolma. Dopo pochi minuti di scambi, Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq guadagnano lo 0,1%.
Powell non ha fatto nessun commento diretto sull’outlook dell’economia o della politica monetaria, dopo che i commenti da ‘falco’ di alcuni esponenti della Fed hanno smorzato le speranze di una rapida conclusione dell’aggressivo ciclo di strette monetarie.
Mary Daly (Fed di San Francisco) ha dichiarato di aspettarsi che la banca centrale alzi il costo del denaro oltre il 5% dal 4,25-4,5% attuale, mentre Raphael Bostic (Fed di Atlanta) ha osservato che i tassi dovrebbero salire oltre il 5% all’inizio del secondo trimestre e restare in quell’area per un lungo periodo.
Il tutto in attesa del report di dicembre sui prezzi al consumo negli Stati Uniti in uscita giovedì, nella speranza che confermi i segnali di rallentamento dell’inflazione in vista della riunione della banca centrale Usa in programma tra il 31 gennaio e l’1 febbraio.
L’attenzione si sposterà poi sull’inizio della nuova stagione delle trimestrali di Wall Street, al via venerdì con i risultati delle grandi banche Usa, tra cui JP Morgan, Bofa, Citigroup e Wells Fargo, per testare la resilienza degli utili societari al rallentamento dell’economia.
Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro a 1,075 e il dollaro/yen a 131,9. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,7%) a 80,2 dollari e il Wti (+0,9%) a 75,3 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano risale di circa cinque punti base al 3,58% e quello del biennale di circa quattro punti base al 4,25%.
