Mercati asiatici – Misti con gli occhi sull’agenda macro, guida il Giappone

Seduta mista per i principali listini asiatici dopo la chiusura in rialzo di Wall Street.

In Cina, Shanghai e Shenzhen viaggiano rispettivamente a -0,2% e -0,7%, mentre Hong Kong sale dello 0,9%. Guida il Giappone con il Nikkei che avanza dell’1% e il Topix dell’1,1%.

Gli investitori restano intenti a monitorare i segnali provenienti dall’agenda macroeconomica nel tentativo di prevedere il tracciato di politica monetaria delle banche centrali.

Cresce infatti l’attesa per il report di dicembre sui prezzi al consumo negli Stati Uniti in calendario domani, in vista della riunione della banca centrale Usa in programma tra il 31 gennaio e l’1 febbraio da cui è attesa una stretta di 50 o 25 punti base.

Ieri, intanto, durante il Simposio della Riksbank a Stoccolma, il presidente della banca centrale americana, Jerome Powell, pur astenendosi dal fare commenti diretti sui tassi di interesse, ha ribadito la necessità di misure impopolari per contrastare l’inflazione, sottolineando l’importanza di una Fed indipendente.

Sullo sfondo restano i timori per la pandemia dopo che le riaperture in Cina, a seguito del venir meno delle politiche zero-covid, hanno innescato un’ondata di infezioni e restrizioni più severe per l’ingresso dei suoi abitanti in molti paesi del mondo.

Sul forex, il cambio euro/dollaro risale a quota 1,075 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla in area 132,3. Tra le materie prime, cala il petrolio con il Brent (-0,7%) a 79,6 dollari e il Wti (-0,8%) a 74,5 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato l’1%, lo S&P500 lo 0,7% e il Dow Jones lo 0,6%.