Mercati – Europa positiva a metà seduta, Milano a +0,5%

Prosegue in rialzo la seduta delle borse europee, mentre i futures di Wall Street scambiano sopra la parità sulle speranze che i dati sull’inflazione Usa a dicembre in uscita domani mostrino ulteriori segnali di rallentamento.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,6% in area 25.500 punti. Positivi anche il Dax di Francoforte (+0,9%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%).

I mercati attendo il report sui prezzi al consumo negli Stati Uniti per avere maggiori indicazioni sulla traiettoria della politica monetaria, dopo che nel suo intervento di ieri il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha ribadito la necessità di misure impopolari per contrastare l’inflazione, senza però affrontare direttamente la questione dei tassi di interesse.

Eventuali segnali di un ulteriore raffreddamento della crescita del carovita potrebbero rafforzare le aspettative di un rallentamento nel ritmo delle strette da parte dell’istituto di Washington, in vista della riunione in programma tra il 31 gennaio e l’1 febbraio.

Gli operatori monitorano, inoltre, la situazione Covid in Cina. Pechino ha annunciato la rimozione dell’esenzione dal visto per i cittadini sudcoreani e giapponesi in transito, in risposta alle restrizioni sanitarie imposte dalla Corea del Sud e dal Giappone ai viaggiatori cinesi.

Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, in una giornata povera di appuntamenti macroeconomici significativi. Il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,075 e il dollaro/yen risale a 132,5.

Tra le materie prime in lieve rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 80,5 dollari e il Wti (+0,3%) a 75,3, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund arretra di circa nove punti base in area 183, con il rendimento del decennale italiano al 4,11%.

Tornando a Piazza Affari, bene in particolare Hera (+3,6%), A2A (+3,2%), Azimut (+2,5%), Campari (+2%), Iveco (+1,9%) ed Enel (+1,8%), mentre le vendite colpiscono soprattutto Amplifon (-2,5%) e Saipem (-2%).