Mercati – Vecchio Continente prosegue all’insegna del denaro con Piazza Affari a +0,9%

I listini del Vecchio Continente proseguono la seduta all’insegna del denaro, dopo l’apertura sopra la parità a Wall Street, in attesa domani del dato chiave sull’inflazione di dicembre che potrebbe mostrare ulteriori segnali di rallentamento.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,9% in area 25.585 punti. Positivi anche il Dax di Francoforte (+1,2%), il Cac 40 di Parigi (+1,1%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%). Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,6% e il Dow Jones lo 0,3%.

Gli operatori sono in attesa il report sui prezzi al consumo negli Stati Uniti per avere maggiori indicazioni sulla traiettoria della politica monetaria, dopo che nel suo intervento di ieri al Simposio della Riksbank a Stoccolma il presidente della Fed Jerome Powell ha ribadito la necessità di misure impopolari per contrastare l’inflazione, senza però affrontare direttamente la questione dei tassi di interesse.

Eventuali segnali di un ulteriore raffreddamento della crescita del carovita potrebbero rafforzare le aspettative di un rallentamento nel ritmo delle strette da parte dell’istituto di Washington, in vista della riunione in programma tra il 31 gennaio e l’1 febbraio. Nonostante ciò diversi membri della Fed abbiano dichiarato sia ancora troppo presto per dichiarare vittoria nella lotta all’inflazione.

L’attenzione si sposterà poi sull’inizio della nuova stagione delle trimestrali di Wall Street, al via venerdì con i risultati delle grandi banche per testare la resilienza degli utili societari al rallentamento dell’economia.

Sotto osservazione anche la situazione Covid in Cina, che ha annunciato la rimozione dell’esenzione dal visto per i cittadini sudcoreani e giapponesi in transito, in risposta alle restrizioni sanitarie imposte dalla Corea del Sud e dal Giappone ai viaggiatori cinesi.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro sale in area 1,077 e il dollaro/yen si mantiene a 132,6. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,7%) a 81,4 dollari e il Wti (+1,5%) a 76,3 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund arretra di circa sette punti base in area 185, con il rendimento del decennale italiano al 4,04% (-16 bp).

Tornando a Piazza Affari, svettano Hera (+5,2%) e Iveco (+4,8%), seguite da A2A (+3,5%) e Campari (+3,3%), mentre le vendite colpiscono soprattutto Saipem (-3,5%) e Amplifon (-2,8%).