Officina Stellare – Un modello solido in un business più che dinamico

Il primo semestre 2022 si chiude con ricavi in crescita del 24% a 6 milioni, ma l’utile crolla da 994 a 52k in presenza dell’esplosione dei costi causa inflazione. Il futuro si delinea però “prospero” grazie alla conclusione dei lavori di ampliamento della Space- Factory, alle commesse acquisite ed all’ingresso nell’azionariato di Satellogic, leader mondiale nell’osservazione della Terra dallo spazio.

Modello di Business

La società veneta è una PMI Innovativa, holding di un gruppo attivo nella progettazione e produzione di telescopi e strumentazione ottica ed aerospaziale d’eccellenza offerti ad aziende operanti nel settore aerospaziale (B2G e B2B). Officina Stellare sviluppa inoltre beni e applicazioni commerciali immessi direttamente sul mercato con l’omonimo brand, diretti a consumer e prosumer (B2C).

Le società del gruppo svolgono le seguenti attività:

Officina Stellare: opera in tutto il mondo principalmente nel settore aerospaziale mediante la progettazione, produzione e commercializzazione di strumentazione ottico-meccanica, sia ground-based sia space-based;

Dynamic Optics: spinoff del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è attiva nel settore dello sviluppo e produzione di ottiche adattive e deformabili;

ThinkQuantum: spinoff dell’Università degli Studi di Padova costituita nel maggio 2021, produce e  commercializza sistemi QUKEY di trasmissione e ricezione QuBit per la crittografia quantistica e dei moduli QRNG per la generazione di numeri casuali quantistici per applicazioni di cybersecurity.

Ultimi avvenimenti

A fine novembre Officina Stellare si è aggiudicata un contratto per la fornitura di due sistemi ottici completi per il prototipo di nuova generazione della stazione per Satellite Laser Ranging (SLR) del GALILEO Navigation Satellite System (GNSS). Il valore complessivo della commessa è pari a 800 mila euro. Il progetto, denominato GLRS, rientra nel quadro dei progetti europei H2020 promossi e gestiti dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). L’obiettivo finale consiste nel creare il primo prototipo di una stazione per Satellite Laser Ranging del sistema Galileo, un sistema completo in grado di dimostrare i nuovi standard tecnologici in termini di prestazioni, affidabilità e automazione.

Sempre a novembre, la società ha ottenuto una commessa, del valore complessivo pari a 1,5 milioni, per la fornitura del prototipo di un modulo di ottica adattiva scalabile per stazioni ottiche di terra. Il prototipo verrà installato nella stazione IZN-1 di ESA a Tenerife (Spagna). Il sistema di ottica adattiva sarà concepito per la gestione di segnali di comunicazione ottica e quantistica e vedrà il coinvolgimento delle società controllate Dynamic Optics e ThinkQuantum.

Il 30 settembre Satellogic, attiva nell’osservazione della Terra dallo spazio, attraverso la controllata Satellogic Solutions, ha acquistato 283.725 azioni Officina Stellare (pari al 4,7% del capitale) da alcuni soci di riferimento, a fronte di un corrispettivo pari a 3,8 milioni, corrispondente a 13,28 euro per azione. L’operazione ha comportato anche l’emissione 524.715 warrant denominati “Warrant di Satellogic 2022-2025” in favore di Satellogic Solutions, per un potenziale aumento di capitale di massimi 8 milioni, esercitabili nel periodo con valori progressivi di 14,0 – 14,7 – 15,4 euro per azione.

A fine agosto, il gruppo ha ottenuto la certificazione ESG rilasciata da Generation Female attraverso l’ente certificatore Intertek e rispondente ai requisiti dello Standard di Certificazione Generation Impact 2030. Officina Stellare realizza concretamente il proprio impegno attraverso, inter alia, l’adozione e l’implementazione di pratiche ESG nella propria condotta aziendale, l’impiego di impianti fotovoltaici, il supporto ad iniziative educative e sociali, assicurandosi che l’organizzazione interna rispetti principi di diversità e inclusione e l’attuazione di corsi di formazione interna per qualificare ulteriormente la propria forza lavoro.

Conto Economico

Il primo semestre 2022 chiude con un valore della produzione pari a 6 milioni, in crescita del 24,4% rispetto al primo semestre 2021.

L’Ebitda, pari a 1,4 milioni (-28% a/a), risente dell’incremento dei costi di avviamento della nuova space-factory e dell’aumento dei costi di produzione e dei servizi. L’Ebitda margin perde 17,5 punti percentuali collocandosi al 24%, verso il valore record del 41,5% registrato a fine giugno 2021.

Dopo ammortamenti e svalutazioni in crescita a 1 milione (+28% a/a) per il completamento della Space Factory, l’Ebit cifra 474 milioni e il relativo margine passa dal 25,3% al 7,9%. Nel semestre sono stati infatti portati a termine l’ampliamento della sede produttiva e la realizzazione di una completa linea di produzione interamente in-house di ottiche e strumentazione di altissima precisione, in grado di soddisfare globalmente le richieste provenienti da settori di mercato in forte crescita quali difesa, spazio e comunicazione ottica.

Dopo una gestione finanziaria negativa per 50 mila euro e oneri non ricorrenti per 60 mila euro e imposte per 312 mila euro, il semestre chiude con un utile di soli 52 mila euro, verso i 994 mila euro del semestre a confronto.

Breakdown Ricavi

Il breakdown dei ricavi per area geografica conferma la forte presenza del gruppo all’estero. Il fatturato in Italia rappresenta infatti una piccola percentuale (3,7%) del totale vendite e mostra una crescita del 6,9% rispetto al primo semestre 2021. Crescono del 69.4% le vendite in EMEA e in Asia (+92,3%), continente che ha contribuito alla realizzazione del 40,8% dei ricavi totali. L’America, pur rimanendo un importante paese di riferimento, segna una battuta d’arresto contribuendo con il 36,8% al totale vendite (50,4% nel primo semestre 2021).

Stato Patrimoniale  

Il patrimonio netto sale a 13,6 milioni dai 10,4 milioni di fine dicembre 2021, essenzialmente grazie all’esercizio di 371.250 “Warrant Officina Stellare 2019 – 2022”, per un controvalore complessivo di circa 3 milioni.

L’indebitamento finanziario netto, pari a 4,2 milioni, diminuisce dai 7,5 milioni di fine dicembre 2021, beneficiando dell’aumento di capitale e di una buona gestione del capitale circolante, che ha generato flussi di cassa per 1,2 milioni. Gli investimenti del periodo sono stati pari a 2,4 milioni.

Ratio

Gli indicatori di sostenibilità del debito e grado di indebitamento in rapporto al patrimonio, riflettono il rafforzamento della struttura finanziario patrimoniale migliorando rispettivamente da 2,18x a 1,44x e da 0,7x a 0,3x.

Deludente il ritorno per gli azionisti pari a 0,8% dal 12,9% fotografato a fine dicembre 2021.

Outlook

I vertici di Officina Stellare sono fiduciosi rispetto al futuro sapendo di poter contare su un portafoglio ordini consistente e su investimenti previsti dal PNRR. L’ammontare complessivo delle offerte e trattative in corso è di circa 112,5 milioni, di cui 18,7 milioni relativi a gare internazionali e 93,8 milioni riferiti a offerte dirette a cliente con una previsione di consegne pluriennali fino al 2026.

La New Space Economy (o Space 4.0), mercato di riferimento di Officina Stellare, sta crescendo in modo esponenziale, con un giro d’affari di circa 350 miliardi, e una stima che lo proietta a 1.700 miliardi nel 2040. Officina Stellare e le sue controllate sono partner selezionati, all’interno dei consorzi multinazionali, in quasi tutti i programmi Europei per lo sviluppo della infrastruttura Laser Communication continentale e dei suoi building blocks (sottosistemi tecnici, algoritmi di modellizzazione, ecc.).

Più in generale, nel settore delle tele-comunicazioni planetarie, è evidente il crescente interesse nei confronti della Quantum Communication, identificata come contromisura fondamentale da utilizzare, sia nelle infrastrutture di Terra sia in quelle spaziali, nell’ambito delle applicazioni di Cyber Security, come evidenziato anche dal piano di sviluppo legato al PNRR.

In aggiunta, si sta ulteriormente consolidando e rafforzando il settore Difesa, che vede la società̀ quale fornitore qualificato nella fornitura di telescopi per applicazioni di tracking ad alta velocità in condizioni ambientali critiche e, più̀ in generale, in quello delle grosse stazioni di Terra del futuro (denominate OGS, Optical Ground System), caratterizzate dalla richiesta di componenti ottiche di grandi dimensioni, fondamentali trasversalmente e similarmente anche per Laser Comm, Laser Ranging e SSA/SST.

Value Track, nello studio del 24 ottobre, alla luce dei risultati del primo semestre 2022, rivede al ribasso le proprie stime di breve termine prospettando, per la fine del 2022, un valore della produzione pari a 12,5 milioni vs 14,3 milioni stimati in precedenza. L’Ebitda è previsto in linea con l’esercizio 2021 pari a 3,5 milioni, con conseguente calo della relativa marginalità dal 36,3% al 27,9%.

Per gli anni successivi, gli esperti si aspettano un significativo aumento del valore della produzione che a fine 2025 potrebbe raggiungere i 51 milioni (Cagr21A-25E: 52%), anche grazie ad un buon andamento delle società controllate e all’alleanza con Satellogic, da poco azionista del gruppo.

Anche l’Ebitda margin guadagnerà punti percentuali e per fine periodo previsionale è stimato possa raggiungere il 32,5%, valore tuttavia inferiore rispetto all’esercizio 2021 a causa delle condizioni applicate a Satellogic, più favorevoli per quest’ultima rispetto a quelle concesse ad altri clienti, e dell’incremento dei prezzi delle materie prime.

La cassa generata nel periodo permetterà un rapido ripagamento dei debiti finanziari e a fine dicembre 2025 gli analisti stimano liquidità netta per 7,3 milioni.

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