Mercati asiatici – Seduta contrastata, tengono Cina e Giappone ma flette Hong Kong

Seduta mista per i principali listini asiatici dopo la chiusura in territorio positivo di Wall Street.

In Cina, Shanghai e Shenzhen viaggiano rispettivamente a 0,0% e +0,1%, mentre Hong Kong flette dello 0,2%. In Giappone, Nikkei flat e Topix avanza dello 0,4%.

Gli operatori restano intenti a monitorare i segnali provenienti dall’agenda macroeconomica nel tentativo di prevedere il tracciato di politica monetaria delle banche centrali.

Cresce infatti l’attesa per il report di dicembre sui prezzi al consumo negli Stati Uniti in calendario oggi pomeriggio, con le previsioni che indicano una frenata del dato core al 5,7% rispetto all’anno precedente, in vista della riunione della banca centrale Usa in programma tra il 31 gennaio e l’1 febbraio.

Nel frattempo, nel suo intervento al Simposio della Riksbank a Stoccolma, il presidente della Fed Jerome Powell ha ribadito la necessità di misure impopolari per contrastare l’inflazione, senza però affrontare direttamente la questione dei tassi di interesse.

Intanto, rimanendo in tema macro, i dati sull’inflazione cinese hanno mostrato che i prezzi alla produzione sono scesi più del previsto a dicembre su base tendenziale (-0,7% rispetto al -0,1% del consensus e dopo il -1,3% di novembre), mentre i prezzi al consumo sono aumentati del 1,8% su base annua, in linea con le attese e dopo il +1,6% del mese precedente.

Sul forex, il cambio euro/dollaro è poco mosso a quota 1,076 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende in area 131,8. Tra le materie prime, flat il petrolio con il Brent (0,0%) a 82,7 dollari e il Wti (-0,1%) a 77,4 dollari al barile, dopo i guadagni dei giorni precedenti in anticipo rispetto ai dati sull’inflazione statunitense e mentre gli acquisti di greggio da parte della Cina aumentano prima delle festività del capodanno lunare.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato l’1,8%, lo S&P500 l’1,3% e il Dow Jones lo 0,8%.