Partenza in lieve rialzo a Wall Street, dopo i dati sull’inflazione Usa a dicembre risultati in linea alle attese degli analisti. Dopo pochi minuti di scambi, S&P 500, Dow Jones e Nasdaq guadagnano lo 0,1%.
Lo scorso mese, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono diminuiti dello 0,1% su base mensile, in linea alle attese e dopo il +0,1% di novembre. Su base annua, l’incremento è stato del 6,5%, rallentando rispetto al +7,1% di novembre.
In linea alle previsioni anche il dato core, escluse le componenti più volatili come alimentari ed energia, che ha segnato un +0,3% su base mensile (da +0,2% a novembre) e un +5,7% su base annua (da +6% a novembre).
Numeri che evidenziano un ulteriore raffreddamento dell’inflazione, rafforzando l’ipotesi che le pressioni sui prezzi abbiano raggiunto il picco lasciando spazio alla Federal Reserve per rallentare il ritmo delle strette monetarie.
L’istituto di Washington potrebbe quindi decidere di diminuire l’entità del prossimo aumento del costo del denaro a 25 punti base nella riunione in programma tra il 31 gennaio e l’1 febbraio.
Sempre sul fronte macro, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 205 mila unità, rispetto alle 215 mila previste dal consensus e alle 206 mila della rilevazione precedente.
Intanto sul Forex il biglietto verde si indebolisce nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro tornato sopra quota 1,06. Il cambio dollaro/yen, invece, arretra in area 130 in scia alla notizia secondo cui Banca del Giappone potrebbe rivedere già la prossima settimana alcuni aspetti della propria politica monetaria ultra-accomodante, di cui teme gli effetti collaterali.
Tra le materie prime accelerano al rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,9%) a 84,3 dollari e il Wti (+2%) a 78,9 dollari, complice la discesa della valuta americana e l’ottimismo sulle prospettive della domanda cinese.
Nel comparto obbligazionario, infine, il rendimento del decennale americano arretra di circa quattro punti base al 3,50% e quello del biennale di circa sette punti base al 4,15%.