Wall Street non si ferma e guadagna terreno in attesa di affrontare i prossimi scogli, dal dato odierno dell’inflazione di dicembre a quello delle trimestrali anch’esse in partenza in questi giorni.
Nel frattempo i listini decollano e terminano una seduta in crescita sui massimi intraday.
Nello specifico, il Nasdaq accentua il recupero con un balzo del +1,8% trascinandosi dietro lo S&P500 (+1,3%), il Russell 2000 (+1,2%) ed il Dow Jones (+0,8%).
Rimbalzo diffuso per molti titoli tecnologici a larga capitalizzazione con Amazon che sfiora il sei per cento, Microsoft e Tesla che superano entrambe il tre.
VIX in risalita di due punti percentuali a 21,1 punti.
Sul mercato obbligazionario tornano a scendere i rendimenti sulla parte lunga della curva dei tassi di interesse, dopo il tenue rimbalzo della seduta precedente. Il decennale governativo (Tbond) cede cinque punti base al 3,54%.
Tra le principali materie prime il petrolio rimbalza con convinzione (+3%) salendo fino a 77,5 dollari al barile. Continua senza interruzione anche il rialzo del rame il quale avanza di altri due punti percentuali.
Prosegue la fase di consolidamento, invece, dei due principali metalli preziosi in attesa del dato sull’inflazione americana. L’oro termina invariato e l’argento cede oltre mezzo punto percentuale per la terza seduta consecutiva, cancellando un precedente progresso di quasi il due per cento.
Sul mercato valutario, il dollaro chiude in lieve calo a 1,076 nei confronti della moneta unica.