Oil & Gas (+1,3%) – Svetta Eni (+1,9%) in un settore già gradito agli investitori

Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale nella seduta di ieri ha segnato un +1,3%, rispetto al +0,9% del corrispondente indice europeo e al +0,7% del Ftse Mib.

Chiusura positiva per le borse europee, mentre stava proseguendo in rialzo la seduta di Wall Street, in attesa dell’uscita odierna del dato sull’inflazione a dicembre negli Stati Uniti che contribuirà a formulare le aspettative sulle prossime mosse della Federal Reserve. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è arretrato di circa 17 punti base in area 181 punti, con il rendimento del decennale italiano in calo al 4,03%.

L’EIA (Energy Information Administration) ha diffuso i dati settimanali delle scorte di petrolio negli Stati Uniti. Nel dettaglio, lo stock di greggio è aumentato di circa 19 milioni di barili, rispetto ai -0,7 attesi dagli analisti e ai +14,9 milioni del dato Api.

Tra le Large Cap del settore, Eni ha chiuso le contrattazioni con un +1,9%, Saipem con un -4,1% e Tenaris con un +1,2%.

Si è perfezionata l’operazione di acquisto da parte di Snam del 49,9% delle partecipazioni detenute (direttamente e indirettamente) da Eni nelle società che gestiscono i due gruppi di gasdotti internazionali che collegano l’Algeria all’Italia, in particolare i gasdotti onshore che si estendono dal confine tra Algeria e Tunisia fino alla costa tunisina (cd. gasdotto TTPC) e i gasdotti offshore che collegano la costa tunisina all’Italia (cd. gasdotto TMPC).

Tra le medie capitalizzazioni Maire Tecnimont ha registrato un +0,1% e Saras un -1,5%.

Infine, tra le Small, D’Amico ha segnato un +0,1% e Gas Plus una variazione nulla.