Mercati asiatici – A due velocità con gli acquisti in Cina e Hong Kong, giù il Giappone

Seduta a due velocità per i principali listini asiatici dopo la chiusura positiva di Wall Street.

In Cina, Shanghai e Shenzhen viaggiano rispettivamente a +0,8% e +0,7%, bene come Hong Kong (+0,7%). Giù invece il Giappone con Nikkei -1,2% e Topix -0,3%.

Gli investitori restano intenti a monitorare i segnali provenienti dall’agenda macroeconomica e le decisioni delle banche centrali tra l’allentamento della pressione inflazionistica negli Stati Uniti e le aspettative di minori aumenti dei tassi di interesse.

Gli operatori, dopo la delusione iniziale per l’indice dei prezzi al consumo a stelle e strisce risultato in linea con le attese, si concentrano ora l’idea che la politica monetaria ‘aggressiva’ della Fed stia andando nella giusta direzione e stia ottenendo gradualmente i risultati auspicati, aprendo la strada a un più modesto aumento dei tassi nella prossima riunione.

Alcuni funzionari statunitensi hanno espresso la disponibilità verso un aumento del tasso di 25 punti base nel riunione, in programma tra il 31 gennaio e l’1 febbraio, sottolineando tuttavia che la Fed ha ancora molto lavoro da fare per domare i prezzi e che non prevede alcun taglio dei tassi quest’anno.

Focus infine sui segnali provenienti anche dai risultati societari con i conti oggi di Blackrock, JPMorgan, Bofa, Wells Fargo e Citigroup.

Sul forex, il cambio euro/dollaro è poco mosso a quota 1,085 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola in area 128,6 tra le speculazioni che la Banca del Giappone esaminerà gli effetti collaterali della sua politica monetaria ultra-espansiva. Tra le materie prime, il petrolio si muove in frazionale ribasso con il Brent (-0,3%) a 83,8 dollari e il Wti (-0,2%) a 78,3 dollari al barile.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street il Nasdaq e il Dow Jones hanno guadagnato lo 0,6% e lo  S&P500 lo 0,3%.